Roma, il 20 giugno il popolo delle famiglie scende in piazza per dire no alla “colonizzazione ideologica del Gender”

famigliaIl popolo delle famiglie scenderà in piazza per fermare quella che definisce “una colonizzazione ideologica” delle teoria Gender nelle scuole e per riaffermare il diritto dei genitori a educare i propri figli. Il comitato “difendiamo i nostri figli”, un gruppo apartitico e aconfessionale di liberi cittadini che si propone di dare voce a milioni di famiglie italiane, si è dato appuntamento per sabato 20 giugno, alle ore 15 e 30, in piazza San Giovanni a Roma. Una grande occasione per difendere l’innocenza dei bambini e per festeggiare insieme la bellezza della famiglia. Quest’ultima, affermano gli organizzatori della manifestazione, è già gravemente ferita da legislazioni che ne stanno erodendo i fondamenti e deve pertanto far sentire la propria voce per vedere riconosciuto e promosso il suo insostituibile valore sociale, in particolare per quanto riguarda le tematiche dell’affettività e della sessualità.

I genitori sono sempre più preoccupati, infatti, per i loro figli fatti oggetto di “un’autentica invasione nascosta della ideologia Gender, attraverso molteplici progetti di educazione all’affettività e alla sessualità che, con il pretesto del legittimo contrasto al bullismo e alla discriminazione, veicolano teorie frutto di uno sbaglio della mente umana”. E lo farebbero spesso all’oscuro delle madri e dei padri dei bambini.

La manifestazione del 20 giugno si propone quindi di fermare quelle lobby che diffondono teorie antiscientifiche per indottrinare i più giovani, “disorientandoli nella loro maturazione psico-affettiva fin dalla scuola dell’infanzia”. “Non possiamo accettare – dicono ancora gli organizzatori della manifestazione – che il fondamento stesso della famiglia, così come riconosciuta dalla nostra Costituzione, sia messo in discussione dalle stesse ideologie, pronte a sacrificare sull’altare dei diritti civili il naturale diritto dei bambini di crescere con mamma e papà”.

 

Fonte: Diocesi24