Roma: se almeno ci fosse una nonna per ogni bambino abbandonato

capanna 200All’ incontro con il Papa, avrebbe dovuto essere in prima fila, la nonna di Chanya. Chi più di lei meriterebbe una poltrona vicino a Papa Francesco? Domenica 28 settembre Bergoglio incontra a San Pietro 40mila nonni per ribadire quanto siano importanti i nonni nell’economia delle famiglie di tutto il mondo.

Una verità che vale anche per la nonna di Chanya, che vive in una capanna di paglia e mattoni in un villaggio sperduto del Kenya. Nei suoi 50 anni di vita, non si è mai mossa da casa. E chissà se ha una vaga idea di dove sia Roma.

Come capita chissà quante volte, a tutte le latitudine del mondo, questa nonna è stata l’unico punto di riferimento per la sua nipotina.

Dopo un litigio in famiglia, a soli due mesi la piccola venne abbandonata dalla madre, che era a sua volta poco più di una ragazzina. Nel piccolo villaggio distante svariati chilometri dalla capitale del Kenya, la quotidianità di Chanya era serena: la nonna, anche se povera, non ha mai fatto mancare alla nipotina né l’affetto né il necessario per vivere.

Poi un giorno il padre biologico bussa alla porta e porta con sé la figlia. A Nairobi Chanya si ritrovò presto a dover badare a se stessa e anche alla casa: il padre era fuori tutto il giorno, la sera ritornava ubriaco dai suoi pellegrinaggi tra bettole e bar di periferia. Fino a quando una notte non è stata salvata dalla polizia. Il padre è stato arrestato perché accusato di aver abusato di un bambino, vicino di casa.

Chanya, impaurita e disorientata, è stata portata al centro St Paul. Qui, dopo i primi giorni di ambientamento, la bambina è riuscita a raccontare tutta la sua storia. Immediate sono partire le ricerche per ritrovare la nonna. Quando le operatrici sociali, supportate dall’equipe di Amici dei Bambini, l’hanno raggiunta nella sua casa di paglia, la donna, con le lacrime agli occhi, non ha esitato un attimo a riconfermare la propria disponibilità ad occuparsi della nipotina. A quel punto, Chanya è stata preparata per il reinserimento familiare.

Anche se questo era il trasferimento più felice che potessero comunicare alla bimba che ormai ha 10 anni. Chanya era così eccitata alla notizia, che ha iniziato a saltare di gioia e ad abbracciare tutti. Il suo sogno è diventato realtà il 2 settembre scorso, quando dopo quasi due anni nonna e nipotina si sono potute riabbracciare per sempre.

 Se per ogni bambino abbandonato almeno ci fosse una ‘nonna a distanza’, tanti bimbi senza famiglia sarebbero salvi. Attiva un Sostegno a Distanza per i nostri progetti in Kenya.