Romania, Basescu: “Finchè sarò presidente rimarrà il blocco delle adozioni internazionali”

invisibiliLa legge rumena sull’adozione rimane blindata, non si intravede nessuno spiraglio per la riapertura di quelle internazionali. E’ quanto ribadito dal Presidente Traian Basescu nell’ambito di una conferenza a Bruxells tenutasi giovedì 22 aprile. Si legge nelle colonne del quotidiano locale “Curierul National”.

Il governo rumeno non avrebbe alcuna intenzione di sbloccare le adozioni internazionali:finchè sarò presidente non sarà modificata la legge sulle adozioni, nonostante si sia creata una lobby a Bruxelles favorevole alla riapertura”: questa la dichiarazione perentoria rilasciata dal Presidente Basescu.

Rispondendo ad una domanda posta dai giornalisti a margine della conferenza in merito alla lobby europea per lo sblocco delle adozioni internazionali, il Presidente Basescu ha sottolineato il fatto che la Romania ha già una legge nazionale sulle adozioni in grado di tutelare i diritti dei minori rumeni.

Numerosi gli europarlamentari che hanno presentato interrogazioni scritte e hanno fatto ricorso agli strumenti previsti dalla istituzioni europee per spingere l’UE a prendere una posizione nei confronti del governo rumeno. Da gennaio sono state inviate quattro interrogazioni per un intervento sulla drammatica condizione dei minori abbandonanti rumeni da parte degli euro-deputati(On.Sajjad Karim, On.Catherine Stihler, On.Charles Tannock, On.Cristiana Muscardini), tra loro nemmeno un rappresentante di Bucarest; al contrario i rumeni hanno mostrato un atteggiamento di chiusura al dialogo sulla questione e hanno osteggiato la petizione presentata da Ai.Bi. al Parlamento Europeo, lo scorso 22 marzo, in cui si chiedeva un intervento delle istituzioni europee sullo sblocco delle adozioni internazionali.

Ricordiamo che sono oltre 80mila i minori fuori famiglia nel Paese, che rischiano di rimanere per sempre lontani da un nucleo familiare in quanto l’adozione nazionale è poco sviluppata e al posto dell’affido familiare il governo ha incentivato il sistema delle assistenti maternali (professioniste che assistono i bambini a fronte di un cospicuo assegno mensile).