Romania: l’adozione internazionale non è più l’ultima soluzione

Mercoledì scorso, il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione attraverso la quale ha trasmesso agli stati europei un messaggio chiaro per incoraggiare le adozioni, sia nazionali che internazionali, in modo che i bambini abbandonati possono crescere in famiglia e non all’interno di istituti.

La risoluzione arriva dopo una petizione da parte di un gruppo di europarlamentari italiani, che in particolare chiedevano lo sblocco delle adozioni internazionali per poter adottare anche bambini dalla Romania.

Nonostante alcuni paesi europei, ma anche gli Stati Uniti d’America, hanno svolto una forte attività di lobby negli ultimi anni per sollecitare lo sblocco delle adozioni internazionali, le autorità romene sostengono che, almeno per ora, il luogo adatto per gli orfani romeni e’ in una famiglia, qui in Romania.

Questa risoluzione non obbliga in alcun modo la Romania ad aprire le adozioni internazionali, ma sta incoraggiando l’adozione nazionale, lasciando ad ogni stato europeo di stabilire il tipo di adozione scelto. L’obiettivo e’ che i piccoli abbandonati siano affidati ad una famiglia e non rimangano negli istituti.

 Questa e’ una delle novità introdotte dalla risoluzione, in quanto finora l’adozione era vista come ultima soluzione nel caso dei bambini abbandonati e non l’istituzionalizzazione. Ora il rapporto e’ cambiato e l’adozione, nazionale od internazionale, secondo le leggi di ogni stato, e’ quasi allo stesso livello della famiglia naturale”, ha dichiarato Bogdan Panait, capo dell’Ufficio Romeno per le Adozioni (ORA).

Panait ha spiegato che ancora non si presenta il problema dello sblocco delle adozioni internazionali, questo e’ il punto di vista dell’esecutivo in questo momento, soprattutto perchè in Romania ci sono ancora oltre mille famiglie che vogliono adottare bambini romeni ed il numero delle adozioni e’ ancora basso.

In Romania, all’interno del sistema di protezione sociale si trovano quasi 70.000 bambini, e “l’adozione di 2.000 bambini ogni anno significherebbe, oltre ai benefici per i bambini, anche un risparmio di circa 10 milioni di euro del bilancio dello stato.”

Ciò che le autorità stanno ora cercando di fare, attraverso un progetto di modifica della legge dell’adozione, e’ di ridurre le tempistiche del processo di adozione e soprattutto dell’iter burocratico. Inoltre, si vuole anche una maggiore flessibilità in materia di adozione internazionale, nel senso che anche i cittadini romeni residenti all’estero possano adottare un bambino romeno.

Fonte: http://www.evz.ro/detalii/stiri/adoptia-nationala-sau-internationala-918952.html