Romania, spiragli di apertura per le adozioni

(Milano) “Le famiglie romene potranno adottare un bambino in tempi record, (al massimo otto mesi) e le adozioni internazionali saranno aperte anche agli zii che risiedono all’estero, non solo ai nonni come prevede l’attuale legge romena”. Lo ha dichiarato Bogdan Panait, il nuovo Responsabile dell’Ufficio Romeno per l’Adozione (ORA) in un’intervista al quotidiano “Cotidianul”.

L’adozione nazionale – I passaggi burocratici dovranno essere più snelli per garantire al minore abbandonato un’accoglienza in famiglia in tempi stretti. Ottenuto il decreto di idoneità, le aspiranti coppie adottive potranno terminare il percorso in un tempo massimo di otto mesi. E’ questa la principale proposta lanciata da Bogdan Panait, ex Segretario di Stato per l’Autorita’ Nazionale per la Protezione dei Diritti dell’Infanzia (ANPDC).

Ogni anno vengono abbandonati nel Paese circa 1000 neonati, soprattutto nei reparti di maternità degli ospedali. Secondo Panait è giunto il momento di promuovere le “adozioni veloci” dei bambini così piccoli:   “Con l’attuale sistema adottivo danneggiamo migliaia di bambini: un neonato deve attendere più di due anni per essere adottato. Per mesi le pratiche rimangono in sospeso, nell’attesa che sia verificata la condizione di abbandono. L’interesse delle istituzioni deve essere quello di facilitare l’adozione di questi bambini, nel pieno rispetto delle procedure” ha concluso Panait.

Attualmente la condizione dell’infanzia abbandonata nel Paese è critica: l’Ufficio Romeno per le Adozioni ha reso noto che nel 2008 erano 26.000 i bambini abbandonati negli istituti senza alcuna possibilità di trovare una famiglia perché considerati troppo grandi dalle famiglie romene. Anche per i neonati la situazione non è positiva: vivono per anni con le assistenti maternali – educatrici pagate dallo Stato per la cura dei minori in difficoltà familiare – e le istituzioni rimandano la dichiarazione di adottabilità.

Per migliorare la situazione dell’infanzia abbandonata Panait ha previsto una serie di misure: la creazione di uno Sportello informativo all’interno dell’Ufficio Romeno per le Adozioni in cui le coppie si possono informare sulle fasi del percorso adottivo e sulla documentazione necessaria; l’istituzione di un Dipartimento per il controllo delle procedure adottive per verificare la trasparenza e la correttezza dell’intero iter adottivo.

L’adozione internazionale – Dal 1° gennaio 2005, data dell’entrata in vigore della legge sulla protezione del minore – L.273/2004 – sono state di fatto bloccate le adozioni internazionali, in quanto erano previste solo per il bambino il cui nonno risiede all’estero (art. 39).

Il Parlamento romeno ha adottato, lo scorso 16 marzo, un provvedimento di urgenza per modificare la legge 273/2004 sulle adozioni. Il punto più innovativo dell’atto riguarda l’estensione dell’adozione internazionale anche ai parenti del bambino, fino al terzo grado, residenti all’estero.

“Era anomalo avere un nipote abbandonato e non poter crescerlo”, spiega Panait.