Russia: al Parlamento si discute di adozioni

(Mosca) Tema centrale della discussione tenutasi alla Duma di Mosca, mercoledì 25 marzo, è stata l’adozione nazionale ed internazionale.

 

E’ emersa la necessità di lavorare esclusivamente con i Paesi che hanno ratificato un Accordo bilaterale con la Federazione Russa in materia di adozioni internazionali.

 

Significativo l’intervento del Ministro Andrey Fursenko, per il quale si potranno così avere maggiori garanzie sul rispetto delle procedure a tutela dei figli adottivi russi.

Un gruppo di deputati russi ha chiesto maggiori controlli e garanzie nelle adozioni dei minori russi da parte delle famiglie straniere, in particolar modo di quelle americane accusate di gravi ritardi nella compilazione delle relazioni post-adottive contenenti le informazioni sulla vita dei figli adottivi.E’ emersa quindi la necessità di controlli più serrati sulle condizioni di vita dei minori accolti dalle coppie statunitensi.

 

Ad oggi gli Stati Uniti non hanno ancora raggiunto un accordo con la Federazione Russa, mentre l’Italia è stato il primo Paese straniero con cui Mosca ha definito, lo scorso 6 novembre 2008, tale tipologia di accordo.

E’ stato fissato ad aprile un incontro tra le autorità russe e quelle italiane per discutere dell’applicazione dell’accordo bilaterale siglato lo scorso novembre 2008.

 

Il Ministro Fursenko ha inoltre affrontato la possibilità di rafforzare la formazione delle aspiranti famiglie adottive e affidatarie russe. “Le coppie devono essere pienamente consapevoli di cosa significhi accogliere un bambino” ha detto Fursenko “Il problema della “restituzione” dei minori è un fenomeno drammaticamente in crescita. Gli episodi sono tanti, migliaia di bambini vengono riportati negli orfanotrofi dalle famiglie adottive e affidatarie, per questo dobbiamo prestare la massima attenzione alla prevenzione del fenomeno. Se un bambino viene accolto da una famiglia, non è solo per un periodo di tempo limitato, ma deve essere per sempre.”  ha precisato il Ministro Fursenko.

 

La “restituzione” di minori evidenzia in effetti la mancanza di attività di formazione e accompagnamento dei genitori adottivi e affidatari nel Paese. In alcune regioni le organizzazioni di volontariato si sono mobilitate per avere una risposta dalle istituzioni, in vista della scadenza nel 2010 delle sovvenzione governative per l’affido

 

Fursenko ha già individuato le istituzioni competenti per la promozione delle attività di formazione delle famiglie: gli organi regionali di Cura e Tutela.