SAD: fatelo ma non con tutti!

“Prima di aderire ad un progetto di sostegno a distanza è bene informarsi sull’associazione, sul contesto in cui è inserita e magari dare anche un’occhiata ai bilanci e ai progetti”.

Sono alcuni dei consigli pratici suggeriti da Vincenzo Curatola, presidente del ForumSad durante la presentazione del XII Forum nazionale del sostegno in programma a Livorno il 27 e 28 aprile.

Sono diverse oggi le associazioni che raccolgono fondi per il sostegno a distanza, ma alla fine usano quei fondi per altri scopi. “E’ una realtà che si va diffondendo sempre di più – spiega Curatola -. Ci sono alcune associazioni che chiamano sostegno a distanza quello che in realtà non lo è. Anche l’agenzia delle Onlus sta cercando di far capire ai cittadini di chi si devono fidare e di chi no. È anche vero che sono sempre di più le associazioni che fanno una cosa e l’altra, che fanno progetti che derivano in parte da raccolta fondi, in parte da sostegno a distanza. Per questo sorge il problema di andare a rendere trasparenti le loro azioni perché non può essere che quel che viene raccolto per il sostegno a distanza venga utilizzato per altro”.
 
Per garantire trasparenza, qualità e efficacia, l’Agenzia delle onlus, infatti, ha ideato una campagna di sensibilizzazione “Sostegno a distanza in chiaro” per offrine informazioni utili e un elenco di organizzazioni italiane, circa un centinaio, che hanno aderito alle Linee guida per il Sostegno a distanza di minori e giovani”.

Per chiunque avesse intenzione di aderire ad un progetto di sostegno a distanza, Curatola suggerisce alcuni passi utili. “È importante che conoscere l’associazione – spiega – e non basarsi semplicemente sugli spot, ma andare nella sede dell’associazione e parlare con i dirigenti, conoscere i referenti dei paesi aiutati. Ci vuole”. Se si vuole che i progetti siano efficaci, aggiunge, servono sostenitori  consapevoli. “Anche il sostenitore deve essere efficace – spiega – e non può esserlo se non si dà da fare. Il sostenitore deve ritenere il progetto una cosa importante a cui dedicare del tempo, guardare lo statuto dell’associazione, il bilancio, il progetto a cui vuole aderire”.

È importante, spiega Curatola, valutare anche il contesto in cui è inserita un’associazione. “cioè se fa parte di coordinamenti, se aderisce alle linee guida dell’agenzia per le Onlus o se fa parte di elenchi del volontariato. Perché un’associazione che fa parte di reti senz’altro è un’associazione più affidabile”. Ma alla base del sostegno, conclude Curatola, c’è la continuità di un “rapporto con le persone sostenute, la possibilità di poter agire direttamente o di andare persino trovare queste persone”.

(Fonte: Redattore Sociale)