Saldo IMU 2024: la seconda rata scade il 16 dicembre

Il 16 dicembre è il termine ultimo per il pagamento del saldo IMU, la seconda rata dell’Imposta Municipale Unica. Scopri tutti i dettagli

Il saldo IMU deve essere versato entro lunedì 16 dicembre. Si tratta della seconda tranche, preceduta dall’acconto di giugno, il cui termine era stato posticipato al 17 giugno 2024.

Le novità del saldo IMU 2024

Una modifica significativa per il 2024 riguarda gli immobili di enti non commerciali usati per attività senza scopo di lucro. La circolare n. 2 del Dipartimento delle Finanze, pubblicata il 16 luglio, ha introdotto esenzioni specifiche per favorire l’uso sociale e culturale di tali immobili.

Come si calcola il saldo IMU 2024?

Il calcolo del saldo parte dalla base imponibile, ottenuta rivalutando del 5% la rendita catastale dell’immobile. A questa si applica un moltiplicatore specifico in base alla tipologia, ad esempio 160 per le abitazioni. Il valore risultante viene moltiplicato per l’aliquota comunale approvata. Infine, dal totale si sottrae quanto già pagato con l’acconto.

Quali aliquote utilizzare?

Le aliquote valide sono quelle approvate dai Consigli Comunali entro il 28 ottobre 2024 e pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze. Se il Comune non ha deliberato nuove aliquote, restano valide quelle del 2023. Dal 2025, in mancanza di delibere, si applicheranno le aliquote standard stabilite per legge.

Codici tributo e modalità di pagamento

Il pagamento dell’IMU si effettua tramite modello F24, utilizzando i codici tributo stabiliti dalle risoluzioni n. 35/E del 2012 e n. 33/E del 2013. Il modello è disponibile presso banche, uffici postali e online.

Le città più costose e più economiche

Secondo un’analisi del centro studi UIL, Grosseto è la città più costosa per una prima casa di lusso, con un importo annuo di 6.828 euro, seguita da Milano (5.966 euro), Roma (5.774 euro), Venezia (5.750 euro) e Rimini (5.479 euro). Le città più economiche includono Cremona (967 euro), Messina (1.018 euro), Ragusa (1.083 euro), Trento (1.113 euro) e Bolzano (1.154 euro).

Ravvedimento operoso in caso di ritardo

Se il pagamento non avviene entro il termine, è possibile ricorrere al ravvedimento operoso. Questo strumento consente di regolarizzare la posizione con sanzioni e interessi ridotti, utilizzando sempre il modello F24.
Pagare in tempo evita sanzioni, ma il ravvedimento operoso offre una soluzione per eventuali ritardi. Tenere sotto controllo le aliquote comunali e compilare correttamente il modello F24 sono passaggi fondamentali per gestire correttamente l’obbligo tributario.