La “scoperta” dell’affido preparandosi all’adozione: “Non è una scelta da eroi”

Una coppia che si preparava all’adozione ha “scoperto” la possibilità e la bellezza dell’affido. Un atto generoso di accoglienza che si nutre di “pazienza ed entusiasmo”, con la certezza che è la famiglia ciò di cui ha bisogno di nutrirsi un bambino

A settembre sarà “Gufo”, dopo un anno da “Delfino”: Alessio (nome di fantasia) è felicissimo di essere ormai tra i grandi della scuola materna e quando ormai manca poco alla ripresa delle scuole già scalpita.
La gioia e la serenità di Alessio, come quella di qualsiasi bambino che cresce nell’amore della famiglia, non sarebbe tale senza l’accoglienza che ha ricevuto in affido. Già, perché Rosa e Ernesto (anche in questo caso i nomi sono di fantasia) da oltre due anni sono la mamma e il papà affidatari di questo bambino che tra poco compie 5 anni e al quale stanno offrendo una grande opportunità: ricucire i legami, riappropriarsi della fiducia in sé stesso e della capacità di amare, anche quando si è all’inizio del cammino della vita, proprio come Alessio.

Un lungo percorso iniziato nel giorno dello scoppio del Covid

“L’avvicinamento con lui è stato lunghissimo – racconta Rosa – : prima del Covid avevamo ricevuto la proposta, ma il bambino si trovava in comunità a Codogno e al momento della chiamata, a febbraio, caso ha voluto che fosse proprio il giorno del famoso ‘caso 1’. La città era in zona rossa, non era possibile andare a prendere il bambino e, così, iniziammo una relazione a distanza, in videochiamata”.
Alessio, che aveva già trascorso del tempo in una comunità mamma-bambino, è poi arrivato a casa di Rosa e Ernesto a maggio del 2020.
“Entrambi i genitori si trovavano in grave difficoltà, non c’erano i presupposti per una relazione sana con loro figlio – aggiunge Ernesto – e l’affido quindi, prima di tentare un rientro in famiglia o, nel caso, un’adozione, era la soluzione migliore per lui, data anche la tenera età”.
Oggi Alessio è socievole e sereno, ma all’inizio ha trascorso giornate “in cui tirava fuori tutta la rabbia che si portava dietro – dicono gli affidatari. Con il tempo si è calmato e anche noi abbiamo imparato a gestire insieme i momenti difficili”.
Rosa e Ernesto hanno rinnovato la disponibilità ad accompagnare Alessio ancora per 2 anni, come richiesto dal Tribunale per i minorenni, che non ha ravvisato gli estremi per un rientro nella famiglia di origine. “Vedremo come si evolveranno le cose ma data l’età di Alessio una famiglia accogliente è a nostro avviso l’unica risposta”.

La “scoperta” dell’affido familiare preparandosi all’adozione

Rosa e Ernesto sono arrivati all’affido preparandosi in realtà per l’adozione.
“Nel corso del percorso per l’adozione, ci eravamo fermati perché i Servizi richiedevano approfondimenti e ci avevano fatto riflettere su alcune criticità riscontrate – ricorda Ernesto. In questa pausa ci siamo così dedicati alla formazione per l’affido presso la sede di Ai.Bi. di Affori, a Milano, e piano piano ci siamo resi conto di come questo potesse essere un percorso più consono a noi”
“Così  – aggiunge Rosa – quando alla fine è arrivato il decreto di idoneità positivo all’adozione, anche per fratrie, abbiamo preferito rinunciare, per proseguire con l’affido familiare”.
In tal modo la coppia è arrivata all’accoglienza di minori in difficoltà con una preparazione duplice e ampia.
Rosa sottolinea quanto ci sia bisogno di accoglienza e di famiglie per bambini come Alessio, ritrovatisi a dover combattere battaglie difficili.
“Quello che spaventa le famiglie, di solito, è l’idea che per fare affido occorra essere quasi eroici – concludono Rosa e Ernesto – invece non occorre nulla di speciale. Bisogna però sapere che l’esperienza è gratificante per tutti quando si lascia circolare amore fra le persone e all’interno della famiglia. Ci vuole pazienza ed entusiasmo ma anche preparazione per affrontare i molti scogli che si presenteranno. Una cosa è certa: la famiglia e non la comunità è quello di cui ha bisogno di nutrirsi un bambino”.

Se sei una famiglia o un single e vuoi saperne di più sull’affido, Ai.Bi. organizza periodicamente dei momenti informativi via web condotti da famiglie che vivono o hanno già vissuto quest’esperienza. Vista la pagina dedicate QUI