Scuola. Gli alunni con disabilità sono quasi 300mila. Mancano insegnanti di sostegno

Anche per il nuovo anno scolastico è aumentato il numero di alunni con disabilità. Migliaia di studenti che andrebbero accolti, sostenuti e inclusi davvero in una scuola che non lascia indietro nessuno

Con il calo della natalità, uno degli allarmi lanciato a più riprese è quello di un progressivo spopolamento delle scuole, con sempre meno alunni che entreranno nel percorso scolastico nei prossimi anni. Per un futuro in calo, però, c’è un presente che parla di aumenti: quelli degli alunni con disabilità.
Secondo quanto riportato da Tuttoscuola, l’aumento di alunni con disabilità registrato quest’anno è di 3.050 unità in più. In realtà, anche questo numero è progressivamente in diminuzione, se si pensa che l’anno scorso l’aumento era stato di 9.625 e nel 2012-11 addirittura di 19.405, ma sempre di aumento si tratta. Di contro… sempre di mancanza di insegnanti di sostegno si parla!

Crescono gli alunni con disabilità, ma mancano gli insegnati di sostegno

Già, perché quella dei docenti di sostegno è una questione annosa, con l’anno scolastico ormai già iniziato e le nomine degli insegnanti che ancora non sono state completate. L’anno scorso i docenti erano 188.305. Quest’anno ne dovrebbero arrivare di più, anche perché gli ultimi conteggi parlano di un totale di 290.089 alunni disabili, di cui 19.500 nella scuola dell’infanzia, circa 110 mila nella primaria, oltre 76mila nella secondaria di primo grado, 84 mila nella secondaria di secondo grado.
La mancanza di insegnanti di sostegno è stata raccontata in un articolo su Leggo anche da Gigi De Palo, Presidente Nazionale del Forum delle Famiglie, che ha sottolineato come la sensazione sia che, se la famiglia non dicesse nulla, se non avanzasse una qualche richiesta… probabilmente la situazione non cambierebbe. Questa  – scive De Palo – è la brutta sensazione che provano le famiglie: quella non solo di non essere tutelate, accompagnate, coccolate dallo Stato, ma addirittura di sentirsi un peso, un impedimento, un problema. E questo fa male perché di difficoltà ce ne sono davvero tante. Perché certe volte alcune facce da burocrate ti ricordano quella della ginecologa che te lo aveva detto che non era il caso di portare avanti quella gravidanza difficile. Le facce di chi ti dice ogni giorno: ‘Hai voluto la bicicletta e adesso pedali’”.
Peccato che la scuola dovrebbe essere il primo dei posti in cui, a pedalare, si viene aiutati e si impara. Tutti insieme.