Scuola. Con il nuovo anno scolastico riparte in Campania il progetto di Ai.Bi. Panthakù.

Formazione, cultura, sport, sostegno alle famiglie e molto altro. Panthakù pronto a ripartire in Campania con Ai.Bi. e 24 partner regionali. Prima riunione della cabina di regia del progetto teso a contrastare la povertà educativa, tra entusiasmo e idee.

L’entusiasmo del primo giorno di scuola è quello della sfida. C’è la voglia di fare, l’energia di costruire, il sorriso. La tensione che accompagna ogni nuovo inizio. Quell’entusiasmo non resta relegato nel cassetto dei ricordi. E’ lì e ti fa compagnia nelle tappe più importanti della vita, soprattutto se si ha quello sguardo gentile e generoso capace di guardare al mondo con gli occhi di un bambino. E di bambini si è discusso nel corso della prima cabina di regia del nuovo anno scolastico del progetto “Panthakù. Educare dappertutto con i partner pronti a gettare ancora di più il cuore oltre l’ostacolo.

L’offerta, tesa a scongiurare la dispersione scolastica, a recuperare i talenti nascosti dei più piccoli, ma anche ad offrire supporto alle loro famiglie, specie se in difficoltà economica, sarà articolata in un programma ricco di appuntamenti che coinvolgerà le due scuole salernitane Calcedonia e Montalcini, l’IC Denza di Castellammare di Stabia e l’IC principe di Piemonte di Santa Maria Capua Vetere, spaziando dalla formazione non convenzionale per i docenti allo sport, dal teatro alla danza, dai laboratori sulle emozioni alla webradio, passando per i gruppi di sostegno familiari.

“Ieri nel corso di un incontro con i docenti dell’IC Montalcini – dichiara Antonella Spadafora, project manager del progetto e referente Campania del capofila Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini-, ho sollecitato tutti i presenti a dare alle famiglie la “buona notizia”: Panthakù sarà a disposizione loro per un anno intero, con attività pensate (e ripensate) per rendergli la quotidianità più ricca, stimolante, soprattutto per i loro figli che dal momento in cui entrano nella “famiglia Panthakù” diventano anche nostri figli, di tutti noi partner. E per i figli si sa, un genitore vuole sempre il meglio. Panthakù è pensato in questa prospettiva e oggi, con la prima cabina di regia del nuovo anno scolastico, diamo il via giorno dopo giorno, riprendendo da dove eravamo rimasti a luglio, alla realizzazione della nostra idea di comunità educante a favore dei minori, sollecitando chi già ci conosce e ci segue, ad unirsi a noi, mettendo a disposizione dei minori e delle loro famiglie, altri servizi utili, facendo circolare solidarietà sociale e contribuendo ad educare le nuove generazioni a questo importante principio”.

“Il nostro obiettivo è quello di costruire, passo dopo passo, una vera e propria squadra – spiega Primo Ricci della Rari Nantes Nuoto Salerno – Anche per questo stiamo cavalcando l’onda dell’entusiasmo cittadino per la nostra promozione in A1 dopo vent’anni. E faremo di tutto per rendere sempre più partecipi i ragazzi che ci seguiranno”.

Per restare in tema di sport, non ha dubbi Pino D’Andrea del CSI: “Al pacchetto dello scorso anno, sui tre territori coinvolti nel progetto, abbiamo aggiunto anche le arti marziali, la ginnastica ritmica, il dodgeball e il basket, riuscendo così ad andare incontro alle esigenze degli istituti. Promuoveremo, contestualmente all’attività fisica, incontri con influencer ed esperti per coinvolgere maggiormente i giovani alunni a pensare a principi quali solidarietà, impegno, sacrificio, costanza”.

La speranza, come sottolinea Maria Cristina Corbisiero della scuola Calcedonia, “è quella di poter essere fattivamente di aiuto ai ragazzi nelle loro scelte, a partire da quelle scolastiche per poi arrivare a quelle professionali, affiancati in questo caso da un partner come la CNA e i suoi maestri artigiani”.

Fiduciosa Gabriella Monetta della Fondazione Carisal, che annuncia una importante novità per il prossimo futuro in Panthakù: “Promuoveremo un’associazione di genitori a cui Panthakù possa passare il testimone alla fine del triennio, per continuare con azioni concrete ad essere di supporto alla crescita dei loro figli, in prima persona. Sarà una sfida importante che richiederà impegno non solo da parte nostra nel mettere a disposizione dei professionisti per tutto lo sviluppo dell’associazione, ma soprattutto da parte dei genitori che aderiranno, dimostrando interesse concreto alla crescita della comunità educante. Siamo costantemente impegnati nel monitoraggio e nella valutazione dei progetti e in quest’ottica non posso non augurarmi un sempre più ampio coinvolgimento di tutti”.

“Non è semplice – come ricorda Vincenzo Aliberti di Saremo Alberi – tirare fuori dai ragazzi le loro emozioni, è sempre la cosa più complicata. Ma con un anno di esperienza alle spalle siamo certi che la strada sarà in discesa e che offrirà soddisfazioni a tutti gli operatori coinvolti”.

“Per me è una gioia e mi aspetto di continuare ad essere stimolata – confessa Marta Peruzzini dell’Associazione Vela – Aggiornarsi, studiare, inventarsi approcci didattici nuovi è un’operazione che ti regala una crescita continua”.

Rosa Salerno delle Acli è già operativa: “Settembre è un buon mese. Siamo pronti ad educare i ragazzi al risparmio, a dare informazioni utili ai genitori su mense scolastiche, abbonamenti di Unico Campania e tutte le agevolazioni previste per loro”.

Alle famiglie ci penserà anche l’Associazione Agape Fraterna onlus, coadiuvata dalle Acli: “Sosterremo le famiglie che ci saranno segnalate dalle scuole perché versano in condizioni di particolare disagio – anticipa Daniele Carrano – con un’attenzione per la salute: alle attività già erogate da noi saranno affiancate, ci auguriamo, possibilità di visite mediche periodiche nelle scuole”.

La finalità principale di Panthakù è quella di ridurre i disagi intorno per stimolare i talenti e la libertà di scelte consapevoli: “Grazie ai nostri laboratori stiamo cercando di far capire ai giovani che l’artigianato non è un hobby, ma che il cuoco come l’estetista sono degli imprenditori a tutti gli effetti – precisa Simona Paolillo della CNA – Supportarli e accompagnarli per mano, rappresenta uno strumento indispensabile per orientarli nei loro percorsi”.

Un progetto troppo ambizioso? L’impegno e la passione non mancano. E quindi, che Panthakù abbia (re)inizio!

 

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