La scuola chiama: “I ragazzi vogliono che la loro raccolta fondi arrivi ai bambini degli orfanotrofi del Congo”

Raccontare i progetti di cooperazione internazionale nelle classi porta come risultato stupendi gesti spontanei per i bambini  abbandonati della degli orfanotrofi Fed e Sodas a Goma nella Repubblica democratica del Congo

Una delle attività più soddisfacenti del lavoro nel territorio è la sensibilizzazione nelle scuole: entrare nelle classi e trovarsi di fronte a ragazzini della secondaria di secondo grado che, al di là di italiano, matematica, scienze… ascoltano volentieri lezioni di vita e di attualità.
Sono giovani curiosi, che con interesse, approfondiscono argomenti che vanno fuori della routine dei programmi ministeriali e si lasciano trasportare, di buon grado, in racconti di temi che toccano trame di vita concreta, storie vere, quotidianità dei loro coetanei in altre parti del mondo.

Il progetto Con Tatto del Comune di Venezia

Tra i diversi progetti portati avanti da Ai.Bi. in Italia, qui in Veneto (e in particolare nel Comune di Venezia) ce n’è uno che ci sta particolarmente a cuore: il progetto Con Tatto, che permette alle associazioni del territorio e alle Organizzazioni del Terzo Settore di entrare in classe e promuovere il volontariato e la coesione sociale…ovviamente per quanto riguarda noi, rispetto al tema dell’infanzia abbandonata, scelta dai professori della scuola Vendramin Corner di Venezia.

Tre passi nella concretezza della vita dei bambini

Nei mesi di novembre e dicembre gli operatori di Amici dei Bambini sono entrati in tre diverse classi terze dell’istituto veneziano, per raccontare chi siamo, cosa facciamo e cosa possiamo fare, grazie alle nuove forze dei volontari che si impegnano, al nostro fianco, nella difesa dei diritti dei minori fuori famiglia.
Tramite foto e video, slides e racconti, diamo occasione agli adolescenti del territorio per cercare di comprendere la realtà che ogni giorno ci vede impegnati per promuovere la cultura dell’accoglienza in famiglia.
Il progetto prevede anche la visita (chiamato “giro solidale”) in una struttura di accoglienza, per parlare direttamente con operatori coinvolti nell’azione quotidiana di cura di bambini e ragazzi fuori dalla propria famiglia, temporaneamente in bilico tra famiglia d’origine e possibili altre soluzioni.
Ma quello che ha davvero colpito i giovani veneziani è stato il collegamento con Alessandro, il nostro cooperante in Repubblica Democratica del Congo: l’operatore di Ai.Bi. all’estero ha voluto introdurre con chiarezza la situazione che, introno a sé, sperimenta in questo paese africano.
Ha cercato di fare una fotografia dell’enorme paese africano in cui lavora, della piccola regione in cui opera (Goma) e ha proposto un quadro schietto e tremendamente reale sulla popolazione minorile in RDC, anche con numeri alla mano e racconti molto toccanti.
Ha usato fotografie che testimoniavano la realtà degli orfanotrofi congolesi, prima e dopo i progetti di Amici dei Bambini: la crudezza di certe immagini deve aver portato a meditare gli studenti della scuola veneziana su “cosa si può fare di più”.

La piacevole telefonata

Dopo aver concluso il percorso stabilito dal progetto Con Tatto e aver salutato, prima di Natale, i ragazzi e gli insegnanti, a febbraio ricevo la telefonata di una professoressa, che mi avverte che i giovani hanno deciso di donare la somma di denaro, raccolta durante il tradizionale banchetto di Natale organizzato dalla scuola, ai progetti di Ai.Bi. in Congo.
Devo dire che la cosa mi ha commossa, perché non immaginavo i ragazzi potessero aver ricevuto il messaggio così intensamente!
L’esperienza scolastica si è rivelata utile per ragionare, in classe, anche oltre al percorso stabilito con la nostra associazione: gli insegnanti hanno ripreso l’esperienza per approfondire ulteriormente coi ragazzi i temi “umani” che travalicano il loro piano di studi.
Alla nostra associazione resta l’enorme compiacimento di aver inciso, per quanto il tempo limitato ma molto concentrato, su dei giovani partecipi e attenti di cosa succede nel mondo, che vogliono rendere migliore, con piccoli ma significativi gesti!
Vogliamo condividere con tutti voi il video che hanno voluto registrare Alessandro e i piccoli ospiti delle strutture, beneficiarie del generoso gesto degli studenti veneziani:

Sostieni i progetti di Ai.Bi. in Repubblica Democratica del Congo

Chiunque può dare il proprio contributo per sostenere anche queste attività che Ai.Bi. porta avanti nella Repubblica Democratica de l Congo, sia con una donazione una tantumoppure, per dare maggiore continuità al proprio impegno, decidendo di aderire al progetto “adotta a distanza i bambini degli orfanotrofi del Congo”.
Tutte le donazioni ad Ai.Bi., compresa l’Adozione a Distanza, godono delle seguenti agevolazioni fiscali.