Se si adotta un bambino di 10 anni, c’è il tempo per costruire l’attaccamento prima dell’adolescenza?

Adottare bambini già grandi può far sorgere diversi dubbi, ma ci sarà sempre tempo per sviluppare l’attaccamento, necessario per innescare una successiva crescita emotiva

L’adolescenza è una tappa di crescita che non arriva improvvisamente al compimento di una ben precisa età (convenzionalmente definita intorno ai 13 anni), bensì un processo dinamico. Tale processo coinvolge 3 dimensioni: biologica, psico-affettiva e socio-culturale.
La dimensione biologica è quella in cui matura il corpo, la fisicità; la dimensione socio-culturale è quella in cui maturano le conquiste sociali ritenute idonee a un adolescente in base alla cultura di appartenenza (orari di rientro, abbigliamento, possibilità di guidare ecc…); la dimensione psico-affettiva è quella che riguarda la crescita emotiva, il “diventare grandi e autonomi”.

Adottare bambini di 10 anni

Quando si adotta un bambino di 10 anni, bisogna considerare che le prime due dimensioni dell’adolescenza seguiranno un andamento in assoluta media con quello di tutti gli altri bambini.  Ma l’ultima dimensione, quella psico-affettiva seguirà un andamento differente.
Quando il bambino verrà accolto, nascerà figlio nell’istante dell’incontro con i genitori e in quel preciso momento inizierà il processo di attaccamento, necessario a tutti gli individui per crescere affettivamente sani e stabili. Esattamente come accadrebbe per un neonato o per un bambino di 3 o di 6 anni, indipendentemente dall’età anagrafica quindi, tra genitori e figlio inizierà a costruirsi il legame di attaccamento a partire dal loro incontro e durerà come per tutti gli individui dai due ai tre anni. Prima dell’incontro con i genitori, il bambino resta congelato ad uno stato di “pre-nascita” affettiva, soltanto quella fisica e culturale seguono normalmente i tempi cronologici.

Attaccamento e crescita emotiva

L’attaccamento è un istinto presente in natura tra tutti i mammiferi e persino in altre specie animali e, come qualsiasi istinto, deve accadere assolutamente a tutti senza eccezioni. L’adolescenza potrà arrivare soltanto dopo che il processo di attaccamento si sarà concluso, non potrà interferire con esso o velocizzarlo, attenderà semplicemente che si concluda.
L’attaccamento è un periodo di fusione, di simbiosi, assolutamente necessario e fisiologico che scatti quindi da entrambe le parti, bambino e genitori. È fondamentale attraversare prima questa fusione per potersi poi aprire alla fase successiva di crescita emotiva che è quella della “differenziazione dal genitore” che convenzionalmente chiamiamo adolescenza.
Ci sarà tutto il tempo, quindi, per costruire il legame di attaccamento con un bambino di 10 anni, semplicemente perché è fisiologico e naturale che accada e soltanto al termine di questo periodo potrà bussare alla porta l’adolescenza, non prima. Ogni bambino impiegherà il suo personale tempo per “attaccarsi”, prima, e per “staccarsi”, poi, tanto che il termine dell’adolescenza è stato scientificamente prolungato ben oltre i 18 anni convenzionali.
Un bambino che non costruisce prima un legame di attaccamento non può raggiungere la fase dell’adolescenza, che quindi può iniziare ben oltre, per esempio, i 13 anni.
I genitori devono quindi prepararsi a vivere una sorta di discrepanza tra lo sviluppo biologico e sociale dell’adolescenza (tra pubertà e maggiore “libertà sociale”) e quello psico-affettivo, che avranno due passi differenti e quest’ultimo sarà più lento del primo di almeno 3 anni.

Caterina Calamo
Psicologa e Psicoterapeuta