Seminario italo-brasiliano sulla nuova legge per le adozioni internazionali

Si è aperto a Firenze, lunedì 25 gennaio, il seminario italo-brasiliano “Iniziative condivise per la promozione del benessere dell’infanzia: l’adozione internazionale quale strumento di sussidiarietà”. L’iniziativa, realizzata dalla Commissione adozioni internazionali (CAI) in collaborazione con l’Istituto degli Innocenti e l’Agenzia regionale per le adozioni internazionali (ARAI) della Regione Piemonte si terrà tra le città di Firenze, Siena, Roma e Bologna dal 25 al 30 gennaio.

Si tratta dell’incontro conclusivo del Progetto di formazione e scambio di esperienze fra operatori brasiliani di alcuni stati brasiliani (Minas Gerais, Bahia e Sao Paulo) e gli operatori italiani.

Saranno cinque giorni di lavori con dibattiti, seminari, tavole rotonde e scambio di esperienze che verteranno prevalentemente su tre aree: quella giuridico-istituzionale, l’area psicologica e sociale e l’organizzazione dei servizi a livello regionale e territoriale. All’incontro parteciperanno giudici minorili e politici, docenti universitari, giuristi, psicologi, psicoterapeuti e assistenti sociali. Tratteranno di normativa italiana ed europea, di sistema delle adozioni, di preparazione della coppia che adotta, di attività di monitoraggio e delle banche dati sull’adozione nazionale e internazionale, di percorsi formativi e auto formativi e del sistema giuridico italiano e brasiliano per le adozioni.

L’incontro sarà anche l’occasione per fare il punto sulla nuova legge brasiliana per le adozioni internazionali, entrata in vigore lo scorso 3 novembre.

La nuova legge sancisce la centralità del diritto alla famiglia, assegnando al Potere Giudiziario e alle autorità per l’infanzia – sia federali che statali – la responsabilità di promuovere il reinserimento familiare dei minori ospiti delle strutture di assistenza e, laddove non sia possibile, di favorirne l’adozione. Per legge viene stabilito il termine massimo entro il quale il bambino può essere assistito in istituto: due anni. In questo periodo le autorità locali, in collaborazione con i servizi territoriali, dovranno realizzare un “piano di vita individuale“ per ogni bambino assistito negli istituti affinché sia garantito il suo inserimento in famiglia (di origine o adottiva).

Una delle novità della legge riguarda quindi l’introduzione di una verifica, ogni sei mesi, dello status giuridico dei bambini assistiti nelle strutture pubbliche e private. In questo modo si intende contrastare una delle cause principali della permanenza in istituto dei minori, ovvero la mancanza di informazioni sulla condizione giuridica di bambini e adolescenti.

Per la prima volta viene inoltre sancito a livello giuridico l’istituto dell’affido familiare.

La legge garantisce pieno appoggio alle donne in difficoltà che intendono dare in adozione il proprio figlio dopo il parto.  In Brasile sono drammaticamente diffusi gli episodi di abbandono di neonati nelle strade delle principali città del Paese.