Silvia Kramar: ho scelto di adottare una bambina non vedente e vi spiego che cosa mi è successo

di Valentina Griffini

Ha nove anni, non ci vede, ma va in bicicletta… ecco come Silvia Kramar ci presenta la sua piccola Lili.

Silvia, giornalista italo-americana, un vulcano di energia, ma sopra ogni cosa una mamma adottiva, single.

Fin da piccola coltiva il seme dell’accoglienza, cresce conservandolo con cura e attenzione e quando arriva il momento di metterlo a dimora si accorge che il terreno non è adatto e che forse non lo sarà mai.

Non si scoraggia e non getta via la piccola promessa di vita, custodita per tanto tempo… lo tiene stretto a sé e come forse in pochi sanno, se un seme dell’accoglienza è pronto per la semina, non deve aspettare molto, deve incontrare la terra.

Silvia decide che vuole realizzare questo sogno di maternità e l’istinto in tre settimane la porta ad una agenzia per le adozioni americana, che dopo averla preparata e confermata idonea all’adozione le permette di stringere tra le braccia la piccola Olivia, una meravigliosa bimba cinese.

Da subito si rende conto di quanto sia prezioso il frutto di quel seme. Il sorriso quotidiano di Olivia la porta a guardarsi nelle tasche per vedere se per caso ci sia ancora qualcos’altro…e vi trova un seme più grande: Lili.

Lili ha due occhi speciali, che abbracciano il mondo da diverse prospettive e ha il nistagmo.
Lili ha strani capelli corvini, che non risplendono di bellezza finché la mamma dopo numerosi lavaggi non toglie tutto il lucido da scarpe nero che il ha intrisi per troppo tempo, portando alla luce una magnifica tonalità di castano.Lili è albina.

Lili ha un solo certificato medico, che attesta una strana crescita nel periodo dei due anni; dopo due mesi dalla prima fotografia, Silvia scopre che proprio quello era il lasso di tempo in cui era stata abbinata ad una coppia…che poi ha rinunciato, per paura, ai suoi splendidi occhi.

Lili ha quasi 5 anni quando conosce Silvia, ha perso peso negli anni non avendo più il sostegno alimentare della coppia che avrebbe potuto adottarla, ma non ha perso un grammo di speranza di essere accolta.

Silvia si è donata totalmente alle sue figlie, all’accoglienza e alle gioie ed alle difficoltà che insieme hanno affrontato e affronteranno.

Silvia ha piantato i suoi semi dell’accoglienza, splendidi doni di Dio, ci ha creduto e in essi ha trovato la Fede.

Silvia mi guarda con rammarico e da ottima mamma mi dice: “Eh, Lili non potrà prendere la patente…va in bicicletta, danza, studia con ottimi risultati, ha tanti amici.. ed è bravissima…ma non potrà guidare”…allora io la guardo estasiata e penso:

Silvia, ma Lili senza di te non sarebbe mai stata Figlia e quindi non avrebbe avuto una Vita.