Siria. Aleppo brucia: 250 vittime per una tregua che non esiste più. Tra ospedali bombardati e migliaia di sfollati, Ai.Bi. rafforza il suo impegno: serve anche il tuo aiuto per ridare vita a una città fantasma

quarta distribuzione progetto mae siriaAd Aleppo ormai anche pregare è diventato un rischio. Il 29 aprile, per la prima volta in oltre 5 anni di guerra, la tradizionale preghiera comunitaria del venerdì è stata cancellata. Segno evidente ed estremo di quanto, per una popolazione ridotta alla fame e alla disperazione, di quotidiano non ci siano più nemmeno il pane e la speranza in un Dio, ma solo scene di distruzione e di morte. La tregua raggiunta in Siria a febbraio sotto l’egida delle Nazioni Unite non riguarda più la maggiore città del Paese. Dove 9 giorni consecutivi di bombardamenti e di scontri tra l’esercito del presidente Assad e le forze ribelli che si oppongono al regime hanno provocato almeno 250 vittime tra la popolazione civile. Tra questi anche i bambini e i malati dell’ospedale al-Quds, colpito giovedì 28 aprile, dove ha trovato la morte anche l’ultimo pediatra rimasto in città.

In una città fantasma, una sorta di “nuova Sarajevo” per chi ricorda quanto accaduto durante la guerra nell’ex Jugoslavia: ad Aleppo come nella capitale bosniaca, ora come allora, nelle strade vuote piovono granate e migliaia di famiglie sono sfollate a causa della distruzione di interi edifici.

Ora come allora, però, Amici dei Bambini non dimentica la disperazione di una popolazione allo stremo. E per questo ha deciso di intensificare il suo intervento per far fronte all’emergenza. In meno di un mese Ai.Bi. ha distribuito nella zona di Aleppo 17.460 razioni alimentari a oltre 3mila sfollati, garantendo un sostegno costante costituito da cibo “ready to eat” (pane, formaggio, carne e pesce in scatola, olive, sale, acqua potabile, succo d’arancia) fornito proprio a chi è rimasto senza casa. Ma non basta. Non può bastare “solo” questo di fronte a quanto sta accadendo. Ai.Bi. vuole fare di più e propone due forme di sostegno alla popolazione di Aleppo: oltre al Sostegno a distanza anche la possibilità di offrire una donazione libera a favore della campagna Non lasciamoli soli: solo così si potrà ridare speranza a una popolazione che sta vivendo le sue giornate più tristi e dolorose. Attraverso una donazione, infatti, si potrò continuare a garantire cibo, sostegno e possibilità di sopravvivenza a migliaia di persone.

Di loro, purtroppo, in questi giorni di bombardamenti, già non si parla più sulla stampa o nelle televisioni internazionali. Aleppo è al centro di un’offensiva che non accenna a placarsi, viene completamente ignorato il diritto umanitario internazionale, il bilancio di 250 morti è quasi certamente destinato ad aggravarsi perché tanti corpi senza vita continuano a essere estratti dalle macerie degli edifici colpiti in diverse aree della città. Ma tutto ciò sembra già non interessare più a nessuno.

Per fortuna ci ha pensato il Papa, al termine della recita del Regina Coeli di domenica 1° maggio, a riaccendere l’attenzione sulla “disperata situazione umanitaria” di Aleppo. Il pensiero del Pontefice è andato ai bambini che hanno bisogno di protezione e a tutti coloro che sono presenti sul territorio a prestare aiuto a chi è rimasto lì.

#Aleppoisburning, “Aleppo brucia” gridano sul web i suoi abitanti. Amici dei Bambini ascolta la loro disperazione: con una donazione potrai contribuire a trasformarla in speranza.

DONA ORA
Emergenza Siria