Siria. Binnish: attacco al forno di Ai.Bi. 70.000 persone rimaste senza pane

Forno Binnish 5Due anni di lavoro, fatiche e speranze finiti in cenere, o quasi: nella tarda giornata di venerdì scorso, 22 luglio, il forno di Binnish, che Amici dei Bambini ha riattivato a inizio 2015 e la cui gestione è attualmente affidata all’associazione locale di volontariato Goth, è stato quasi interamente distrutto e reso inagibile da un attacco aereo che i locali attribuiscono all’aviazione russa.

Non costituisce purtroppo una novità il fatto che, in Siria, infrastrutture e servizi essenziali per la popolazione come scuole, mercati e soprattutto ospedali, siano ormai bersaglio costante di bombardamenti indiscriminati; il raid mirato contro la panetteria di Binnish, in questo senso, è solo l’ultima di una lunga serie di violazioni del diritto umanitario internazionale e di ingiustizie perpetrate a danno della popolazione siriana, che Ai.Bi. condanna senza riserve.

Stando a un primo, sommario report condiviso dai referenti di Goth, il forno sarebbe stato colpito da un missile aria-terra di precisione, che ha danneggiato l’edificio ospitante per il 60% e i macchinari per circa il 45%. Ma il danno più grave si registra a livello di vite umane: ben due persone dello staff che seguiva le attività di produzione e distribuzione del pane, infatti, sono rimaste uccise nell’attacco, mentre altre sette sono rimaste ferite, due in modo critico. Lo stesso ex Capo Progetti e storico collaboratore di Ai.Bi. in Siria, tuttora coinvolto nella gestione del forno, si trovava nelle vicinanze al momento dell’esplosione e ha riportato, fortunatamente, solo ferite superficiali.

In termini economici, sommando i danneggiamenti arrecati alle scorte di farina, ai macchinari e alla struttura, si registra una perdita quantificabile sui 30.000 dollari americani. Il forno era l’unico della zona e serviva, oltre che la stessa cittadina di Binnish, anche alcuni villaggi adiacenti, nonché i numerosi sfollati presenti nell’area, per un totale stimato di circa 70.000 persone. Attualmente, sempre in base ai primi calcoli effettuati all’indomani del bombardamento, per riparare le parti danneggiate del macchinario occorrerebbero 20.000 dollari, mentre per acquistarne uno nuovo ne servirebbero 75.000.

L’attacco al forno di Binnish non costituisce solamente un colpo diretto al cuore di quelle organizzazioni che, come Ai.Bi. e il partner Syrian Children Relief, hanno lavorato duramente, negli scorsi anni, per restituire il diritto di accesso al pane a centinaia di famiglie vulnerabili nella zona; è anche e soprattutto un colpo inferto al morale e alla dignità della stessa comunità locale, che ora si trova nuovamente nell’impossibilità di procurarsi un alimento fondamentale per la propria dieta e la propria cucina.

Per far fronte all’emergenza, l’associazione Goth ha già organizzato la distribuzione di pane acquistato da paesi limitrofi, ma si tratta di un rimedio temporaneo, in attesa di trovare soluzioni più stabili e durature.

Ai.Bi., dal canto suo, si è già mobilitata per denunciare quanto accaduto alla comunità umanitaria in Turchia e spera di poter presto attivare i canali e la risorse utili per venire, ancora una volta, in soccorso alla martoriata popolazione di Binnish. Mai come ora, infatti, la lotta per il pane in Siria si sta trasformando in una vera e propria sfida per affermare il desiderio di identità, pace e giustizia del popolo siriano.