Siria. L’infanzia negata dei bambini siriani. Ai.Bi. scende in campo con la distribuzione di razioni alimentari di prima necessità

distribuzione ceste siria 2Vittime innocenti di una guerra che non tende a placarsi, iniziata nel 2011 sulla scia della primavera araba, i bambini siriani pagano con sofferenza e morte, un conflitto prima civile interno ed etnico, poi di respiro più internazionale e mondiale.

Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani sono morti oltre i 13 mila bambini dall’inizio del conflitto.

L’incubo della violenza e della devastazione della guerra, dove anche il sistema sanitario è al collasso: pochi medici, attrezzature e medicine insufficienti.

Giovani vite traumatizzate come sottolinea il dirigente dell’ONU Radoslaw Rzehak che ritiene che è necessario un supporto psicologico e un preciso sostegno sociale, anche un’assistenza specializzata perché molti bambini stanno “perdendo l’istinto basilare di difesa“.

Bambini che patiscono fame e miseria. A cui è negata l’infanzia, il gioco, l’istruzione. Con il rischio che sviluppino anche malattie mentali. Molti di loro sono confinati nel limbo dei campi profughi. Altri muoiono sotto i bombardamenti. Altri ancora vengono picchiati subiscono torture e violenze dai miliziani.

Una carneficina che trova non da ultimo la preghiera della giovane Malalai Yousazafai, premio Nobel per la pace: “possa Dio essere con i bambini di Aleppo anche se i nostri leader mondiali non lo sono“.

Intanto più di quattromila persone hanno lasciato Aleppo est dopo il nuovo accordo raggiunto tra i ribelli e il governo siriano. L’accordo raggiunto il 17 dicembre ha permesso di riprendere l’evacuazione di Aleppo est e di altre zone del paese, dove più di quattro milioni di persone hanno bisogno di cibo o assistenza medica. Più di 4.500 civili sono riusciti a lasciare Aleppo il 19 dicembre.

Tra loro la bambina siriana di sette anni Bana Al-Abeddiventata famosa per i suoi tweet sulla drammatica vita quotidiana ad Aleppo est sotto assedio, ha lasciato la città assieme alla sua famiglia.

È in questo contesto che si collocherà l’intervento di prima emergenza predisposto da Ai.Bi. con Kids Paradise. Insieme coordineranno e realizzeranno la distribuzione di kit alimentari a favore delle famiglie con bambini provenienti da Aleppo. Si tratterà di razioni di cibo “ready to eat”, ovvero pronto al consumo: carne e tonno in scatola, olive, marmellata, succhi di frutta e altri beni di prima necessità che permettano ai bambini e alle loro famiglie di affrontare questi primi giorni drammatici lontano dalla loro città. Ogni razione ha un costo di 10-15 dollari e garantisce il sostentamento alimentare di un individuo per 5 giorni.

L’intervento organizzato da Ai.Bi. e Kids Paradise comporterà al momento la distribuzione di circa 2mila razioni. Ma il numero di profughi provenienti da Aleppo è enormemente più alto. Per questo è necessario il sostegno da parte di tutti: effettuare una donazione a favore della campagna di Ai.Bi. in Siria ci permetterà di garantire del cibo pronto a molti più bambini e aiutarli così a mettersi alle spalle la tragedia della propria città. Puoi effettuare una donazione alla campagna Bambini in Alto Mare o un versamento al conto corrente postale 3012 indirizzato ad Amici dei Bambini.