Siria e Turchia. I bambini le prime vittime del terremoto: più di sette milioni i minori colpiti

Nonostante le miracolose storie di qualche bambino estratto vivo dalle macerie, restano milioni i minori in grande difficoltà a causa del sisma. Prosegue la campagna di Ai.Bi. #nonlasciamolisoli

Continua a crescere il numero delle vittime del terremoto in Siria e Turchia. A distanza di così tanti giorni dalla tragediadiminuisce la speranza di riuscire a salvare vite e non resta altro che recuperare i corpidelle vittime.
Secondo UNICEF sarebbero migliaia i bambini rimasti uccisi dal sisma e il bilancio continuerà, inevitabilmente, a salire. Ma ancora di più cono quelli in grande difficoltà: attualmente in Turchia si stima che il numero dei bambini colpiti sia di 4,6 milioni; in Siria, invece, 2,5 milioni.

Le famiglie dormono per strada, nelle stazioni e sotto i ponti, hanno paura di tornare a casa, quando ne hanno ancora una. Mamme e papà che, insieme ai loro bambini, sono esposti alle rigide intemperie invernali:pioggia, neve, ghiaccio e freddo. Una situazione così drammatica che ha causato anche l’allarme ipotermia e infezioni respiratorie nei più piccoli.
“Molte persone delle nostre organizzazioni partner locali e dei soccorritori in prima linea sono stati uccisi, feriti, sfollati e i loro uffici e attrezzature sono stati distrutti”, ha dichiarato James Elder, portavoce di Unicef.

C’è bisogno di acqua, abiti invernali, medicine, cibo, kit per neonati e mamme

Nonostante il dramma, ci sono anche storie a lieto fine: alcuni bambini sono stati estratti vivi dalle macerie. Un esempio tra tutti è la storia di Miriam che, insieme al suo fratellino, è sopravvissuta sotto le macerie in Siria: sono rimasti intrappolati per circa 36 ore sotto un blocco di calcestruzzo, però Miriam è riuscita a fare da scudo al corpo del fratello minore, salvando entrambi. La ragazzina riusciva anche a comunicare con la squadra di soccorso: “Tiratemi fuori di qui, farò qualsiasi cosa per voi. Sarò la vostra serva”, diceva loro. Una richiesta di aiuto disperata, da parte di una bambina che in tutta la sua vita ha, purtroppo, vissuto solo conflitti. “Ogni bambino di età inferiore ai 12 anni ha vissuto solo violenze, sfollamenti o conflitti. Alcuni sono già stati sfollati sei o sette volte”, ha infatti dichiarato Unicef.
I due fratelli sono stati salvati e trasportati in ospedale, avvolti nelle coperte. “La gente ci ha sentiti e siamo stati salvati, io, mia moglie e i bambini. Grazie a Dio siamo tutti vivi, e ringraziamo chi ci ha salvati”, le parole del padre dei giovani miracolati.
La storia di Miriam e di suo fratello è solo un piccolo barlume di speranza, perché purtroppo i bambini in Siria e Turchia vivono in situazioni drammatiche e a causa del terremoto il numero delle vittime è ormai destinato soltanto a salire.

Un aiuto subito per il terremoto in Siria e Turchia

Ai.Bi. si è subito mobilitata aprendo una raccolta fondi per il terremoto in Siria e Turchia, “forte” del fatto di essere presente da anni proprio in quella zona del territorio siriano che, oggi più che mai, non abbandoneremo.
Per dare il proprio contributo alla raccolta, si può effettuare una donazione attraverso il modulo online già predisposto sul sito di Ai.Bi. per l’emergenza terremoto in Siria e Turchia
Oppure effettuare un bonifico bancario all’IBAN IT40Z0306909606100000122477, specificando nella causale: emergenza terremoto Siria e Turchia
Possibile anche fare un versamento su c/c postale 3012 intestato ad Amici dei Bambini IBAN: IT89R0760101600000000003012 causale “emergenza terremoto Siria e Turchia”.