Siria. Una famiglia con cinque bambini ciechi in fuga dagli attacchi aerei

I piccoli hanno urgente bisogno di cure mediche per poter tentare di recuperare la vista, ma il papà dei ragazzi non riesce a trovare lavoro. Ai.Bi. è presente sul campo con la campagna #Continuiamodaibambini per non lasciarli soli!

Mentre sulle pagine dei giornali l’attenzione è focalizzata sulla grave emergenza sanitaria globale, in Siria, da più di 10 anni, continuano senza tregua gli scontri.

La popolazione provata dalla guerra e dalla povertà, vive in condizioni sanitarie precarie e deve fare i conti anche con la pandemia da coronavirus che sta flagellando tutto il mondo.

Sono ad oggi circa 4 milioni le persone, tra cui centinaia di migliaia di sfollati, che a causa della guerra sono dovuti fuggire dalle loro case per rifugiarsi nella provincia nord occidentale di Idlib, dove  Ai.Bi. dal 2014 è presente, portando il proprio supporto nelle tendopoli, al fianco del partner locale Kids Paradise ed operando, oggi, in piccoli campi da 150-200 famiglie l’uno.

Cinque bambini ciechi in fuga dalla guerra

Tra gli sfollati di Idlib c’è anche una famiglia siriana, composta da mamma, papà e cinque bambini ciechi, in fuga dagli attacchi del regime di Bashar Assad.

I piccoli hanno urgente bisogno di cure mediche per poter tentare di recuperare la vista, ma il papà dei ragazzi non riesce a trovare lavoro. La loro storia  raccontata dall’ Agenzia Anadolu e riportata dal Daily Sabah  arriva dritta al cuore.

Mio marito non riesce a trovare un lavoro. Non abbiamo soldi nemmeno per comprare il pane” racconta la madre dei cinque bambini all’agenzia Anadolu, esortando la comunità internazionale ad intervenire in loro aiuto.

Il figlio maggiore, della coppia, Inad, ha 17 anni, il suo desiderio più grande è poter rivedere la famiglia: “Non voglio sentire tutto il tempo la domanda ‘vorresti vedere?’ Mi rattrista sentirlo. Voglio ricevere cure il prima possibile e vedere la mia famiglia “. sottolinea il ragazzo.

Questa è solo una delle innumerevoli storie, di disperazione e povertà che la popolazione siriana è costretta ad affrontare ogni giorno.

Ai.Bi. è lì, al fianco dei bambini e delle loro famiglie per fornire cure, cibo, protezione e sostegno.

In questo periodo di emergenza sanitaria Ai.Bi. ha provveduto anche a distribuire kit igienico-sanitari a oltre 330 nuclei familiari composti in media da sei componenti (di cui almeno il 50% minori). Sfollati senza una casa, cibo e che necessitano di supporto sanitario, ospiti in campi profughi nei distretti di Ma’arat Misrin e Harim.

Ma tutte queste ed ancora altre fondamentali attività sono rese possibili solamente grazie alla grande generosità dei donatori che dall’Italia supportano Ai.Bi. e rendono possibile il suo impegno a favore della popolazione siriana.

Unisciti a noi, puoi fare anche tu la tua parte, sostenendo la campagna #Continuiamodaibambini. Non lasciarli soli.