Quando la solidarietà è femminile. I dati parlano chiaro: sono principalmente le donne a scegliere il lascito solidale

Secondo una recente indagine, il 69,2% delle organizzazioni non profit riceve lasciti testamentari da donne, mentre solo il 31% dei testamenti solidali è redatto indistintamente da entrambi i sessi

Nel panorama del volontariato e della solidarietà, emerge una tendenza che vede le donne protagoniste indiscusse: sono loro, infatti, a guidare la strada della generosità, sia in vita che oltre.

L’indagine

Un recente studio ha rivelato che il 69,2% delle organizzazioni non profit riceve lasciti testamentari da donne, mentre solo il 31% dei testamenti solidali è redatto indistintamente da entrambi i sessi.
La presenza femminile nel Terzo Settore è significativa: rappresentano il 52% di coloro che effettuano donazioni e oltre il 75% degli operatori sociali. Questa inclinazione al dono si riflette anche nella scelta di lasciare un’eredità per fini benefici, un gesto di altruismo che perdura nel tempo.
Quindi, stando all’indagine, le donne, oltre a rappresentare la maggioranza degli addetti ai lavori nel settore della raccolta fondi e della comunicazione nel non-profit, sono anche coloro che scelgono il testamento solidale.

Le donne che hanno fatto un lascito per Ai.Bi.

La storia è testimone di innumerevoli donne che hanno lasciato un’impronta indelebile attraverso atti di generosità. Un esempio concreto è rappresentato dalle benefattrici di Amici dei Bambini.
Grazie a lasciti testamentari, strutture come la Family House sono state acquistate e dedicate a queste donne, che hanno così contribuito a creare un ambiente accogliente e sicuro per le comunità mamma-bambino.
In particolare, la signora Caterina ha permesso l’acquisto della Family House, la prima struttura in Italia e in Europa  ad alta specializzazione, in grado di fornire servizi a 360° sull’abbandono e sull’accoglienza. Qua mamme e bambini vulnerabili possono trovare una casa, ascolto e protezione.
La signora Angela ha dato vita all’alloggio Angela, nato come foresteria, ma successivamente, sistemato come alloggio per l’autonomia mamma-bambino, a causa dell’alto numero di richieste.
A Triestina, Giuditta e Maria sono stati dedicati Casa Tina (CMB), Giuditta, un alloggio di semi autonomia per mamme-bambino, e Maria, alloggio ad alta autonomia per mamme-bambino.
Alla signora Idelma, invece, è stato dedicato l’alloggio per l’autonomia mamme-bambino.

Il ringraziamento ai donatori

Oltre a intestare le comunità al donatore, Ai.Bi. affigge delle targhe con i nomi dei donatori e l’anno in cui hanno iniziato la loro “nuova vita” all’interno della cappella nella sede dell’associazione. 

Gesti di solidarietà per un futuro migliore

Questi gesti non solo aiutano a costruire un futuro migliore per chi è in difficoltà, ma perpetuano anche la memoria e l’ideale di chi ha scelto di fare la differenza.
In un mondo che spesso sembra dominato dall’individualismo, queste storie di solidarietà femminile sono un faro di speranza e un invito a riflettere sull’importanza di pensare agli altri.

[Fonte: Vita.it]

Domande e informazioni sui lasciti solidali  e donazioni in memoria

Per  informazioni sui lasciti è possibile consultare la pagina dedicata del sito di Ai.Bi., scrivere alla mail lasciti@aibi.ito chiamare il numero 02.98822332.