Sostegno a distanza: un grazie ad Alain

Riportiamo la lettera ricevuta dalla mamma di un nostro giovane sostenitore, che da alcuni anni sostiene  un ragazzo del Marocco.

“Sono la mamma di Alain: faccio seguito alla nostra telefonata per dirle che: anni fa assistendo alla trasmissione “Amore”, Alain (allora disoccupato) ha voluto sostenere a distanza un bimbo.
Nel 2006 ha accettato un lavoro protetto presso una cooperativa come operaio di 1° livello con un compenso di € 250,00 mensili (20 ore settimanali).
Nel 2007 un lutto ci ha colpito negli affetti più cari, la morte di mio figlio di 40 anni (malattia rara), Alain ha sofferto moltissimo per la morte del fratello (importante punto di riferimento per il suo futuro).
Durante gli anni della malattia (Alain era in casa con la nonna di 88 anni e la badante, mentre io ero in ospedale per assistere l’altro figlio) si è sempre comportato bene, senza pesare sui genitori, ed era lui che mi ricordava di mandare i soldi per il ragazzo in Marocco rinunciando a tante cose.
Nel gennaio 2011 ci siamo trasferiti in provincia di Pavia, Alain ha lasciato il lavoro, e mi auguro che ne possa trovare un altro, affinchè possa avere la dignità che merita, perché Alain, a detta di chi lo conosce, è veramente un ragazzo educato, altruista, e ci da la forza di continuare a vivere.
Ora che Fassir vuole fare la patente, non ha esitato per farlo felice. Non desidero pubblicità, perché chissà quante persone, come Alain fanno sacrifici per gli altri. Sarei felice che queste righe venissero lette dalle educatrici, a Elmedhi e ai suoi compagni come esempio.
Ringrazio e porgo cordiali saluti.”