Sostegno a distanza alla ricerca di una identità: il 16 e 17 giugno a Roma il XXI Forum Nazionale

Sostegno a distanza alla ricerca di una identità: il 16 e 17 giugno a Roma si tiene il XXI Forum Nazionale del Sostegno a Distanza. Cooperazione internazionale o mera raccolta fondi; leicità di campagne pubblicitaria o porta a porta dei volontari? Solo una legge sarà in grado di renderne chiara l’identità

Esiste una grande difformità oggi rispetto al Sostegno a Distanza e a come lo stesso viene trattato e comunicato. Si vedono forme di sostegni applicate ad associazioni che tutelano animali, a comunicazioni improntate alla mera raccolta fondi, spesso facendo leva sul senso di colpa piuttosto che sulla costruzione di sviluppo.
Il tema della comunicazione spesso è una questione dirimente: c’è un fronte aperto tra chi rivendica, in nome della verità e della cronaca, l’utilizzo di immagini forti e non rispettose della dignità delle persone per cui si chiede aiuto e chi invece ritiene che verità e informazione debbano passare per un tono, un volume e un flusso della comunicazione capaci di sollevare le coscienze, evitando di anestetizzarle alla sovra esposizione del dolore.
Piccole e grandi associazioni si trovano a muovere passi in uno stesso ambito che, oltre ad avere “regole di mercato” libero, sarebbe importante venisse definito come spazio equo in cui tutte le realtà siano messe in condizione di far prosperare l’anima del sostegno a distanza e lo sviluppo.
Né la legge 125/14 (Disciplina generale sulla cooperazione internazionale per lo sviluppo) né il Codice del terzo Settore riconoscono il Sad come strumento di cooperazione. Nel Codice del Terzo Settore, inoltre, il SAD viene assimilato a mero strumento di beneficenza.
Trattare il Sad come beneficienza non rende giustizia a questo strumento di sviluppo

Il Forum Nazionale del Sostegno a Distanza

Il 16 e il 17 giugno a Roma si tiene il Forum Nazionale del Sostegno a Distanza, giunto alla 21esima edizione. Il tema di quest’anno è “L’Uno per l’altro” Fraternità, Coerenza, Unità.
All’evento parteciperà come relatrice Marzia Masiello, Responsabile Sedi Italia e rapporti con le istituzioni dell’associazione Amici dei Bambini.
La due giorni di Roma sarà un confronto aperto con associazioni, figure istituzionali, docenti ed esperti di SaD e cooperazione internazionale. Al centro del dibattito:
i cambiamenti che hanno coinvolto il rapporto tra lo Stato e la società civile organizzata;
la necessità di aggiornamento delle Linee Guida per il Sostegno a Distanza e dal loro riconoscimento nelle normative che regolano la cooperazione internazionale e le politiche sociali. Una strada auspicata da tutti per far crescere la nostra società e renderla adeguata alle sfide presenti e future.

Che cos’è il SAD?

Infatti il SAD è una  forma di solidarietà basata sul dono e sullo scambio di reciprocità per portare aiuti a persone che vivono in povertà estrema e a rischio di emarginazione ed esclusione social
Il sostegno a distanza è anche un’espressione partecipativa della società civile, delle organizzazioni di Terzo settore e di volontariato per la promozione e lo sviluppo della solidarietà, in particolare tra le giovani generazioni.

L’importanza di una legge per il Sostegno a Distanza

Trattare il SAD come beneficienza non rende giustizia a questo strumento di sviluppo.
Le Linee Guida per il Sostegno a Distanza, sebbene abbiano indicato una possibile via da seguire, non hanno sortito l’effetto di moral suasion per un utilizzo etico del SAD, sia dal punto di vista economico, che comunicativo.
Nell’esercizio della solidarietà e dentro una cornice di Sviluppo l’orizzonte del benessere che il Sad intende perseguire è l’armonia tra due poli, tra la dimensione del benefattore e quella del beneficiario.
Reciprocità, asimmetria, rischio si sposano nell’avventura del SAD con la necessità di chiarezza, trasparenza, certezza degli ambiti in cui ci si muove.
In tale ottica solo una legge capace di accelerare il potenziale del SAD e non di limitarlo sarà in grado di rendere chiara l’identità del SAD.

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