In un istituto dove lavora “AiBi Ucraina” ci sono due sorelline Mila e Katya che hanno 9 anni. Se qualcuno le vede insieme non penserà mai che sono sorelle, cosi sono diverse. Mila è una bambina bionda con gli occhi azzurri, invece Katya è una morettina con gli occhioni color mandorla. Una volta le abbiamo chieste: “Chi di voi è più grande?” Mila ha abbracciato Katya e con orgoglio ha risposto: “Io! Sono nata 10 minuti prima” 
Tutte le due sorelline hanno i loro sostenitori, però, purtroppo, non tutti i sostenitori sono partecipi alla vita del bambino sostenuto. Cosi è successo anche con le nostre due bambine. La sostenitrice di Mila la signora D. è sempre stata molto presente nella vita della “sorella maggiore”. Loro scrivono le letterine, Mila racconta come vive le sue giornate e che cosa di nuovo succede nell’istituto, si scambiano delle foto, fanno gli auguri per le feste e tante altre cose. Katya invece non può vivere questa esperienza perchè il suo sostenitore, purtroppo, non le scrive, forse è una persona d’affari e non ha del tempo libero per farlo, ma a volte basta scrivere due righe per far capire al bambino che c’è qualcuno anche in un paese lontano che lo pensa e lo porta nel cuore.
Si puo’ solo immaginare con quale sorriso ed emozioni i bambini ricevono le lettere che li portiamo e come triste vedere che gli altri bambini abbassano gli occhi, quando vedono che neanche questa volta c’è posta per loro.
Questo articolo scrivo io, operatrice SAD in Ucraina, e vorrei tanto che lo leggesse ogni sostenitore che ha deciso di sostenere un bambino e non importa in quale paese si trova il suo beneficiario. Solo per convincerVi che per vedere il volto illuminato del bambino non ci vogliono i castelli, le bambole enorme o le cose straordinri, basta un po’ di affetto e una parola dolce!