La spiritualità della adozione. Per accogliere un bambino abbandonato occorre ritornare al silenzio e alla preghiera

Si rinnova anche in questo mese di febbraio la consolidata tradizione secondo cui le famiglie adottive e affidatarie della comunità La Pietra Scartata si ritrovano per recitare insieme il Santo Rosario per i bambini abbandonati di tutto il mondo.

Per il mese di febbraio, il commento e la preghiera che accompagnano il brano dal Vangelo secondo Marco (Mc 6,30-34) sono a cura di Grazia e Massimo Ranuzzi (Comunità Regione Lazio)

Vangelo secondo Marco (Mc 6,30-34)

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare. Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero. Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

Commento

Proviamo per un momento ad immaginare se noi famiglie de La Pietra Scartata, come gli apostoli, riferissimo a Gesù tutto quello che abbiamo fatto e quello che abbiamo insegnato (quanto avremmo da raccontare …). Gesù comprende che per noi è importante stare con LUI per riposare e condividere le esperienze che abbiamo fatto. Abbiamo sperimentano da tanti anni che l’unico riposo è stare con Gesù. Questo episodio può aiutarci a comprendere meglio il significato del nostro tempo libero e del nostro lavoro. Riposarsi e ritemprarsi in pienezza è possibile solo stando con Gesù, passando del tempo con LUI. Dunque, ricordiamo le parole che egli rivolge a ciascuno di noi: «Vieni a me, tu che sei affaticato e oppresso, e io ti ristorerò» (cf Mt 11,28). Dopo la missione, tra le migliaia di bambini abbandonati nel mondo, Gesù ci dice: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto» (Mc 6,31). Gesù ci insegna che è importante raccogliere le forze, i pensieri, e dedicarci alla preghiera “in disparte”. Le molte attività rischiano di disperdere il nostro spirito, per questo è importante ritornare al silenzio e alla preghiera. Ed ecco EGLI vide una grande folla (circa 170 milioni di bambini abbandonati e milioni di coppie in attesa), ebbe compassione di loro e si mise ad insegnare loro molte cose.

Preghiamo

Nel primo mistero gaudioso ricordiamo l’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine.

Preghiamo per noi famiglie adottive ed affidatarie perché viva sempre in noi il desiderio di annunciare la gioia e la grazia dell’accoglienza di un bambino abbandonato.

Nel secondo mistero gaudioso ricordiamo la visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta.

Preghiamo per le giovani coppie di sposi perché nasca in loro la missione di accogliere un bambino abbandonato.

Nel terzo mistero gaudioso ricordiamo la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.

Preghiamo per i responsabili delle istituzioni perché nasca nel loro cuore la compassione per i bambini abbandonati.

Nel quarto mistero gaudioso ricordiamo Gesù che viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe.

Preghiamo per i sacerdoti, i religiosi, le suore e i singoli laici che in modo diverso contribuiscono a far sentire il cuore compassionevole di Gesù alla folla di bambini abbandonati e coppie in attesa.

Nel quinto mistero gaudioso ricordiamo il ritrovamento di Gesù nel Tempio.

Preghiamo per i bambini abbandonati perché uno per uno possano al più presto godere della compassione di Gesù grazie ad una famiglia accogliente.