Spiritualità dell’adozione: «Abbiamo compreso il mistero dell’abbandono»

Un corso di formazione all’adozione internazionale è stato l’occasione che ha permesso a Maria Rosa e a Giovanni di vedere con altri occhi l’accoglienza di un bambino abbandonato. E’ questo il tema del Rosario che domani, come ogni primo sabato del mese di Novembre, in cui le famiglie adottive e affidatarie de “La pietra scartata”, la comunità familiare che anima la spiritualità di Amici dei Bambini, recitano per i bambini abbandonati e per tutti coloro che li hanno o intendono adottarli od accoglierli in affido.

Ogni rosario è preceduto da un breve commento tratto dal Vangelo del giorno e contemplato con riferimento alla spiritualità dell’adozione,la cui finalità è comprendere ciò che ha da dire la Parola di Dio mentre si ascolta il GRIDO dell’abbandono.

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«Toccò loro gli occhi»

Dal vangelo secondo Matteo
(Mt 9, 27 – 29)

<< Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguirono gridando: “Figlio di Davide, abbi pietà di noi!” . Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: “Credete che io possa fare questo?”. Gli risposero: “Sì o Signore” >>. Allora toccò loro gli occhi e disse: “Avvenga per voi secondo la vostra fede”. E si aprirono loro gli occhi.

Commento

Maria Rosaria e Giovannni, una coppia come tante di fronte al mistero dell’adozione: “fino a dove ci porterà la nostra fede?”.

Alle volte è l’incontro con una persona, un avvenimento, che può far aprire gli occhi: per loro è stato un corso di formazione all’adozione.

«Quei due giorni sono stati un esperienza “speciale”.

In soli due giorni abbiamo cambiato prospettiva: non abbiamo ricevuto tutte le informazioni che aspettavamo, non abbiamo valutato l’operato dell’ente, ma siamo stati portati dentro noi stessi.

Il nostro sguardo non è stato più verso l’esterno di noi, ma è diventato interno, non uno scegliere, ma un rispondere ad una chiamata che, capace di allargare le nostre “trame interiori”, ci ha riportato alla essenza della nostra vocazione alla genitorialità: l’accoglienza.

Lì abbiamo compreso che siamo chiamati a un “sì” incondizionato,

che come Abramo siamo chiamati ad uscire dalla nostra terra, la terra delle nostre paure, così familiari a noi stessi da proteggerci da ogni passo in avanti, dalle nostre aspettative, dalle nostre fantasie e prospettive..

per entrare nel mistero della via che il Signore ci indica ogni giorno….

E grazie a tutto ciò, quando il giudice ci ha proposto un bambino con problemi non ben precisati e ci ha chiesto una disponibilità speciale, non abbiamo esitato a dire il nostro sì, ad accogliere nostro figlio».

Preghiamo

Nel primo mistero, preghiamo per tutti coloro che, di fronte al dramma dell’abbandono, tengono gli occhi chiusi perchè l’incontro con chi è stato abbandonato o con un genitore adottivo, possa far “aprire loro gli occhi”;

Nel secondo mistero, preghiamo per tutti i coniugi che di fronte alla loro sterilità non sanno vedere in essa la possibilità di uno straordinario dono: la fecondità dell’accoglienza di chi è stato abbandonato;

Nel terzo mistero, preghiamo per tutti coloro che preparano e accompagnano i coniugi lungo il cammino dell’adozione perchè si sentano partecipi di un grande progetto voluto dal Padre in prima persona: la salvezza di un bambino abbandonato;

Nel quarto mistero, preghiamo per tutti coloro che hanno rinunciato a proseguire l’iter adottivo perchè possano finalmente vedere dentro loro stessi e ritrovare la forza della loro vocazione;

Nel quinto mistero, preghiamo per i bambini abbandonati perchè, essendo l’immagine vivente di Gesù Abbandonato, possano far aprire gli occhi a chi sta perdendo la fede di poterli accogliere.