sport e solidarieta’

Sport e solidarietá

Il 4 dicembre si é svolta l’ormai consueta maratona nel meraviglioso e suggestivo scenario dei templi di Angkor Wat.

Giunti infatti alla sedicesima edizione, anche quest’anno la maratona ha visto un numero elevatissimo di partecipanti, piú di 1000 corridori, professionisti e non, si sono sfidati in un’appassionante e multi-etnica maratona.

L’iniziativa, nata nel 1992 in Giappone, nel 1996 é approdata in Cambogia, paese in cui era presente un numero elevatissimo di mutilati di guerra e invalidi, ereditá di un passato ancora non troppo lontano  e doloroso.

La maratona si é perció caratterizzata sin dall’inizio come un’originale forma di fundraising, poiché oltre alle donazioni esterne, la partecipazione alla maratona prevede un quota di iscrizione che viene devoluta in beneficenza.

Le donazioni vengono utilizzate principalmente per supportare: i giovani affetti da disabilitá, con protesi o con altre patologie,  il sistema educativo nazionale e la cura dei bambini, attraverso la costruzione di centri specializzati.

Assistere ad un simile evento é davvero emozionante, vedere lo sforzo dei corridori e leggere nei loro occhi la felicitá quando ci si avvicina al traguardo fa venire voglia di partecipare anche ai piú pigri spettatori.

La maratona di Angkor Wat non é solo un evento sportivo ma rappresenta un momento di condivisone e divertimento per un fine nobile e alto.

É proprio il caso di dire che l’importante é partecipare, nel senso piú sportivo del termine, perché alla fine non ci sono vincitori e vinti ma si é tutti allo stesso modo vincitori.

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