Stato civile, la Rai nell’occhio del ciclone: piovono commenti indignati sui social. “Propaganda ‘omosessualista’ con i soldi dei cittadini: una vergogna”

stato-civile-2Mamma Rai ha voltato le spalle alla famiglia. Evidente la scelta ideologica a favore della cultura gender insita nella decisione di mandare in onda, in prima serata su Rai 3, 5 puntate del programma “Stato civile. L’amore è uguale per tutti”, in cui si racconta la vita di alcune coppie omosessuali prima e dopo l’unione civile. Una scelta che non è piaciuta agli italiani. Che stanno facendo sentire forte la loro voce sui social network.

Centinaia i commenti negativi affidati a Facebook e Twitter. In particolare la pagina della terza rete è stata presa di mira da decine di critiche da parte di utenti indignati della televisione pubblica che accusano la Rai di fare “propaganda gender con i soldi del canone pagato da tutti”. Il costo delle 6 puntate del programma – inizialmente trasmesse in seconda serata e poi quasi tutte replicate, dal 26 al 30 dicembre, in fascia protetta – è di 600mila euro.

“Che vergogna fare propaganda omosessuali sta con i soldi dei cittadini!”, protesta una telespettatrice che non ha condiviso la programmazione di Rai 3. “E’ una vera fortuna per chi produce certa spazzatura che il canone sia estorto, altrimenti sarebbero costretti per vivere a prostituirsi diversamente”, commenta sarcastico un altro utente.

È una vera e propria mobilitazione contro il programma e la direzione di Rai 3 quella a cui si sta assistendo sui social. Dimostrazione ulteriore, nel caso ce ne fosse ancora bisogno, di come il popolo italiano bocci severamente la legge sulle unioni civili. I numeri e la passione dei Family Day, del resto, erano già una prova evidente di questo.

Proprio l’ideatore del Family Day, Massimo Gandolfini, era intervenuto mercoledì 28 dicembre sul caso di “Stato civile”, definendolo “una provocazione di cattivo gusto messa in atto dall’emittente pubblica con i soldi dei cittadini”. E per giunta, in piena fascia protetta, quando le famiglie italiane sono a cena e davanti alla tv ci sono anche i bambini. “Un tentativo di colonizzazione ideologica” con cui “si cerca di far passare l’idea che le unioni civili sono omologabili alla famiglia naturle”, aveva detto Gandolfini.

Nel frattempo è attiva la petizione lanciata dalla fondazione Citizengo, nata per promuovere il rispetto in tutti i contesti della dignità umana e dei diritti che scaturiscono da essa. Aderendo alla petizione si chiede alla dirigenza Rai di sospendere immediatamente la messa in onda del programma e di “smettere di usare i soldi pubblici per sponsorizzare tendenze culturali di una lobby ideologica che mira alla rottamazione completa della famiglia e del diritto dei bambini di avere una mamma e un papà”.

 

Fonte: Adn Kronos