Storie di Adozione. A 7 anni voleva stare sempre in braccio…

Metteva la testolina sotto maglie e maglioni per ascoltare il battito del cuore. Solo dopo tempo abbiamo capito che era il suo modo di tornare nella protezione del pancione della mamma

Se penso alle prime volte che il nostro dolcissimo Andrej (nome di fantasia) è entrato a far parte delle nostre vite, le prime immagini che mi tornano alla mente, sono la sua voglia di dare bacini continuamente e i succhiotti sulle nostre guance fatti con le gengive dato che non aveva denti. Faceva finta di mangiarti i capelli. Li metteva in bocca, li mordicchiava e diceva che erano come la pasta asciutta. Tutto in bocca per scoprire il mondo e solo dopo era una nuova informazione acquisita.

Lo stesso trattamento lo hanno ricevuto anche le orecchie della micia di casa: “prima in bocca e poi ci infilo le mani; tasto tutto e con tutte e 10 le dita!”.

In bocca e poi tra le dita: il dolce modo di Andrej di scoprire il mondo

Il cibo, un muro, gli scalini, i vetri: che fosse solido, liquido o gassoso non era importante. L’essenziale era metterlo prima in bocca e poi tenerlo fra le mani. I giochini sono durati poco perché smontava ogni cosa. Ma da simpatica canaglia, quale era ed è rimasto, il modo in cui faceva le sue scoperte era talmente carino e dolce che non si riusciva nemmeno a rimproverarlo.

Abbiamo perso il conto di quante paia di scarpe, zaini e pantaloni sono stati comprati i primi anni ma lui ne ha un lucido ricordo, perché interviene nelle chiacchierate a tavola con: “ti ricordi mamma i pantaloncini blu? Alla fine, avevano più toppe che stoffa ma così non li aveva mica nessun altro!”

 A 7 anni voleva stare sempre in braccio.

Quando eri in piedi ti scalava, quando stavi camminando si lanciava e quando eri seduto eri tutto suo!

Metteva la testolina sotto maglie e maglioni per ascoltare il battito del cuore. Solo dopo tempo abbiamo capito che era il suo modo di tornare nella protezione del pancione della mamma. E poi tanto rumore, perché aveva il terrore di non essere visto. Se non hai mai avuto qualcuno davvero interessato a te, anche se sei in mezzo ad un mondo di persone, sei solo, anzi solissimo.

Adesso che il tempo è passato, goccia a goccia Andrej ha iniziato a trovare il suo senso di appartenenza ai tanti contesti a cui partecipano i bambini e non solo a quello familiare.

Oggi a 8 anni è diventato lui una risorsa per gli altri e una grande consolazione per tutti quei bambini che incontra e che vede essere, come una volta era lui … troppo soli…

Una mamma innamorata

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