BAMBINIxLAPACE. Storie di guerra: una famiglia che resiste. E sogna ancora, nonostante tutto

La famiglia Ianushevski viveva felice a Maryinka, nella regione di Donetsk. La guerra ha distrutto tutto: non solo la loro casa, ma anche i progetti di tutti. Ora, in Ucraina, rimane una figlia e la nonna, che sognano di poter riunire la famiglia e ringraziano Ai.Bi. per tutto il sostegno portato

Gli orrori della guerra hanno toccato ogni ucraino senza eccezioni. “La guerra è arrivata in ogni città, villaggio, in ogni famiglia… – scrivono i cooperanti di Ai.Bi. presenti a Kiev. Ha catturato persone nei territori occupati e ha inflitto un dolore spietato all’anima. La guerra ha cambiato le nostre vite, ma non ci ha spezzato”.

Storie di guerra: la famiglia Ianushevski

Un esempio di quanto accaduto a tanti arriva dalla vicenda della famiglia Ianushevski, un nucleo numeroso che, come altri, ha vissuto una vita calma e misurata a Maryinka, nella regione di Donetsk. Una famiglia con genitori amorevoli, una nonna, la sorella maggiore Karina, Darina, che si era diplomata e si stava preparando per entrare all’Università, e altri sei fratelli e sorelle di 16, 13, 11, 9 e 6 anni.
Poi è arrivata l’alba del 24 febbraio 2022: un giorno che Darina ricorderà per il resto della sua vita. Le prime granate sono cadute all’interno della strada dove abitava la ragazza e hanno causato la distruzione di alcune case. Ma il vero inferno è iniziato dopo l’invasione russa su vasta scala: i bombardamenti sono diventati più intensi, con gli occupanti che sparavano con tutti i tipi di artiglieria e le bombe che venivano sganciate dagli aeroplani.
Ogni giorno, esattamente alle 6 del mattino, i russi iniziavano a bombardare con le granate. Tutti si nascondevano in una trincea scavata con le mani nel cortile, temendo l’uno per la vita dell’altro. Solo la preghiera dava loro fede e speranza di salvezza.
Dopo poco più di un mese di questa vita, però, esattamente nella giornata del 3 aprile, la famiglia ha deciso di lasciare Maryinka. In quei giorni non c’erano autobus o altri veicoli che andavano in città e anche il taxi si è rifiutato di fornire il servizio per l’estrema pericolosità della situazione. La famiglia è riuscita a evacuare grazie alla solidarietà di altre persone che stavano fuggendo, ma la nonna non ha voluto saperne e Darina si è fermata con le fino all’ultimo.

La distruzione che non abbatte la speranza

Poi, nell’estate del 2022, anche la casa di famiglia è stata rasa al suolo e, oggi, non esiste più.
Nel frattempo, i genitori con i fratelli e le sorelle più piccoli si sono trasferiti in Svezia, mentre Darina sua nonna e la sorella di quest’ultima si sono stabiliti nel villaggio di Zrayky, nel distretto di Bila Zerkva della regione di Kyiv. Darina sta imparando di nuovo l’inglese, sperando di poter ancora entrare all’Università, ma le mancano i genitori e i fratelli e sogna di poter riabbracciare presto anche la sorella Karina, che è entrata nelle Forze Armate per difendere il Paese.
In questa vita di attese, di sogni ostacolati ma che non muoiono, di affetti da preservare in vista di un futuro migliore, Darina è grata per quanto Ai.Bi. – Amici dei Bambini, grazie al prezioso sostegno di tutti i suoi sostenitori, ha potuto fare in Ucraina in aiuto delle famiglie come la sua, portando un aiuto tempestivo insieme all’affetto e il sostegno dell’intera comunità italiana.

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I bisogni delle famiglie e dei bambini in Ucraina sono ancora tantissimi; per questo serve l’aiuto di tutti. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione “una tantum” o sostenendo il progetto di adozione a distanza dei bambini e le famiglie ucraine, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE. Clicca QUI per partecipare.