Studio dell’Università Cattolica di Milano. “Un anno in famiglia per un bambino adottato vale 16 mesi”

L’adozione è un contesto di vita favorevole per lo sviluppo e il recupero dei bambini: una sfida per i genitori e per tutto il contesto sociale”. Questa la conclusione assolutamente positiva nei confronti dell’adozione internazionale a cui arriva una ricerca promossa dal Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolca di Milano.

Uno studio fondamentale che mette in risalto come un anno in famiglia, da figlio per un bambino adottato non vale dodici mesi, ma molto di più: sedici mesi.

L’obiettivo della ricerca, sotto la supervisione del prof. Jesus Palacios dell’Università di Siviglia, in collaborazione con “Il Cerchio”, Centro Adozioni dell’ASL Milano 1 e l’Ospedale San Paolo di Milano, è stata realizzata fra il 2011 e il 2014. Lo scopo monitorare il primo anno di inserimento del bambino adottivo nella nuova famiglia, con un’attenzione specifica all’andamento delle relazioni familiari e alle possibilità di recupero dei bambini rispetto agli svantaggi iniziali, rispetto allo sviluppo fisico, cognitivo e psicosociale. Qualche tempo fa sui social giravano le “foto su come la gioia dell’adozione cambia i bambini” un giochino facile, basta scegliere due foto giuste, si potrebbe pensare. Ma è la realtà.

Come riporta Sara De Carli, nell’articolo Bambini adottati, 12 mesi in famiglia ne valgono 16 pubblicato da Vita ieri 08 giugno, i ricercatori hanno incontrato il bambino entro due mesi dall’inserimento in famiglia, prima a casa e poi al Centro Adozioni. Un anno dopo il nuovo incontro si svolge presso il Centro Adozioni, con l’intera famiglia: viene ripetuta la somministrazione del test cognitivo al bambino e del questionario ai genitori. Sono state coinvolte le 62 famiglie seguite dal Centro Adozioni: 10 sono casi di adozione nazionale e 52 casi di adozione internazionale (tra cui cinque fratrie), per un totale di 68 bambini e 124 genitori.

Lo studio è presentato nel primo numero della neonata newsletter del Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Dall’analisi degli itinerari di crescita compiuti dai bambini dal punto di vista cognitivo e del controllo emotivo è emerso che essere accuditi in una famiglia ha permesso loro di crescere con un’accelerazione superiore a quella dei coetanei, tanto che si potrebbe affermare che in un anno “abbiano vissuto 16 mesi”. Nel medesimo lasso di tempo hanno guadagnato in media 7 punti di quoziente intellettivo.

L’adozione viene quindi confermata come un contesto di vita favorevole – conclude – per lo sviluppo e il recupero dei bambini: una sfida per i genitori e per tutto il contesto sociale”.