È arrivato il Superbonus 90%. Una misura a favore delle famiglie a basso reddito che vogliono riqualificare il loro immobile

Ecco i criteri e le modalità per richiedere il contributo per gli interventi di riqualificazione energetica e antisismica, come stabilito dal decreto del MEF pubblicato in Gazzetta

Per gli interventi di efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico o colonnine di ricarica di veicoli elettrici sulle abitazioni principali è possibile beneficiare di un contributo a fondo perduto previsto dal Decreto Aiuti quater.
L’importante è avere un reddito non superiore a 15.000 euro.
Il contributo è pari al 10% delle spese agevolabili sostenute per gli interventi che danno diritto al Superbonus 90%, fino a un limite massimo di spesa di 96mila euro.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 25 agosto 2023, n. 198, il decreto che stabilisce i criteri e le modalità per l’erogazione del contributo, che non ha effetti fiscali per il beneficiario.
Il contributo è destinato alle persone fisiche che sono titolari di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare oggetto dell’intervento, oppure, per gli interventi condominiali, sull’unità immobiliare facente parte del condominio.

Come richiedere il contributo

Per richiedere il contributo, bisogna presentare istanza all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2023, nella quale si attesta il possesso dei requisiti. I contenuti dell’istanza saranno stabiliti con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, che verrà adottato entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto. Nell’istanza, sarà necessario indicare l’importo del contributo richiesto, che non può essere superiore al 10% delle spese ammesse. In ogni caso, l’importo finale verrà definito dal Fisco in misura proporzionale, tenendo conto del rapporto percentuale tra l’ammontare delle risorse stanziate e l’ammontare complessivo dei contributi richiesti.
Il contributo viene erogato solo a fronte di bonifici effettuati tra il 1° gennaio 2023 e il 31 ottobre 2023. Il limite massimo di spesa di 96mila euro si riferisce all’ammontare complessivo della spesa sostenuta a fronte degli interventi previsti dal Decreto. Se la spesa viene stata sostenuta da più soggetti titolari di quote di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sulla stessa unità immobiliare, il limite massimo per ciascun richiedente è ridotto in maniera proporzionale secondo la spesa sostenuta complessivamente e la quota di proprietà.