Torre (Ariete): CAI ed enti su binari paralleli

palazzo-chigi1Anche il presidente dell’ente autorizzato “Ariete”, Anna Torre, si è inserita nel dibattito nato a seguito delle dichiarazioni di Annamaria Colella dell’ARAI sul cortocircuito comunicativo tra Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) ed enti autorizzati.

“Purtroppo si sono creati due comparti che viaggiano su binari paralleli: gli enti autorizzati da una parte, la CAI dall’altra. Non c’è sinergia, non c’è scambio di informazioni sui Paesi e questo è molto pericoloso per il futuro delle adozioni. La Commissione ha trasformato gradualmente quelli che erano i Tavoli strategici, essenziali per confrontarsi e definire le politiche dell’adozione, in Tavoli Paese in cui si discute quasi esclusivamente degli aspetti operativi legati all’adozione. Il risultato? Le politiche vengono definite solo dalla CAI e gli enti vengono convocati solo sulle problematiche procedurali che si riscontrano nel Paese. “

Torre, in accordo con quanto evidenziato da Annamaria Colella Di Blasio, Arnoletti evidenzia che gli enti dovrebbero essere il “braccio operativo” della CAI, i soggetti chiamati in causa per migliorare il sistema adottivo Italia.

“Mi rendo conto che la Commissione, per esigenze di snellimento burocratico, ci interpelli per far nascere consorzi di enti operativi sui Paesi di origine, ma questa non può essere la modalità di lavoro ordinaria. Dovremmo essere interpellati tutti quanti per discutere di quelli che sono i temi più urgenti sui singoli stati. E’ il caso della Cambogia, per citare l’esempio più eclatante.”

“Mi rendo conto che oltre 70 enti rappresentano una miriade di soggetti, ma a tal proposito si dovrebbe aprire una riflessione anche sul fatto che se esistono realtà poco accreditate allora si dovrebbero alzare gli standard di autorizzazione degli stessi enti. Insomma meno enti ma più qualificati.”

Torre ha evidenziato infine che una possibile soluzione all’impasse potrebbe essere quella di affidare maggiori deleghe agli enti e rafforzare il profilo politico della CAI intensificando le relazioni con le autorità centrali dei Paesi di origine e le rappresentanze consolari.