Ucraina. Kiev: duro attacco missilistico sulla capitale

All’indomani dell’annuncio dell’invio di carri armati all’Ucraina da parte dei Paesi Nato, la risposta della Russia non si è fatta attendere, con un massiccio bombardamento su Kiev e altre regioni del Paese

Relativamente alla guerra in Ucraina, l’argomento che ha tenuto banco negli ultimi tempi è stato l’invio dei carri armanti da parte dei Paesi Nato. Dopo giorni di indecisione, soprattutto da parte della Germania, nella giornata del 25 gennaio è arrivato il tanto atteso via libera, che dovrebbe portare all’arrivo, scaglionato e dilazionato nel tempo, dei mezzi corazzati in Ucraina (Il Ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha annunciato che i carri armati Leopard 2 arriveranno in Ucraina per la primavera, mentre entro fine gennaio comincerà l’addestramento dei soldati ucraini al loro utilizzo).

Bombardamento su Kiev: la risposta russa all’invio dei carri armati NATO

Purtroppo, all’indomani della notizia, la risposta della Russia non si è fatta attendere, e ha preso la forma, amaramente consueta, di un massiccio bombardamento su diverse città del Paese, Kiev in testa.
L’allarme è scattato poco dopo la mezzanotte in dieci regioni dell’Ucraina e ancora dopo l’alba le sirene antiaeree hanno continuato a risuonare invitando la popolazione a mettersi al riparo. Secondo l’amministrazione di Kiev, durante la notte sono stati abbattuti 15 droni, ma verso mattina l’attacco delle forze russe ha ripreso vigore anche con un massiccio lancio di missili. Secondo quanto annunciato su Telegram dal capo dell’ufficio del presidente Andriy Yermak, la contraerea ne ha intercettati diversi, ma alcune esplosioni si sono comunque verificate in città, causando un morto (secondo quanto riferito dal sindaco Vitali Klitschko) e almeno due feriti.
Sotto attacco anche la città di Odessa, dove sono state colpite due infrastrutture energetiche.
A seguito degli attacchi, a Kiev e in altre tre regioni dell’Ucraina risultano interrotte le fornitura di energia elettrica.

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