Ucraina: altre 6mila persone evacuate sotto le bombe. 3 milioni di bambini hanno bisogno di aiuto

Si intensifica l’offensiva russa in Ucraina: i nuovi bombardamenti hanno costretto altre migliaia di persone a lasciare la loro casa, mentre sale e quasi 3 milioni il numero di bambini in difficoltà

Sono ormai più di 800 giorni che la guerra imperversa in Ucraina senza soluzione di continuità. Di tregue o cessate il fuoco ormai non si parla nemmeno più, mentre l’opinione pubblica, come sempre accade, sembra essere stufa di ricevere notizie di una guerra che ci si illude possa venire cancellata relegandola in un angolo silenzioso della propria mente.
Invece, c’è bisogno più che mai di tenere accesa l’attenzione, perché in Ucraina si continua a combattere e, soprattutto, si continua a morire. Negli ultimi giorni, in particolare, si è intensificata l’azione dell’esercito russo che sta conquistando terreno a suon di bombardamenti, mentre le difese ucraine appaiono in affanno nell’attesa che arrivino tutti gli aiuti militari promessi da Europa e Stati Uniti.

Famiglie e bambini costretti a scappare

Secondo l’Unicef, sono ormai 2,9 milioni i bambini che hanno bisogno di aiuto, mentre secondo il terribile “contatore” del governo ucraino riguardante i minori colpiti dal conflitto, le bambini e i bambini morti sarebbero 546, cui si aggiungono 1337 feriti e 2026 scomparsi. C’è poi il terrificante numero di quasi 20mila minori che secondo fonti ucraine sono stati deportati in Russia e dei quali solo 388 sono stati restituiti.
Sul terreno, intanto, gli ultimi giorni hanno registrato una nuova offensiva russa a Kharkiv, dove l’esercito ha guadagnato terreno e la situazione è “molto grave”, anche a detta delle stesse forze ucraine. Anche la città di Vovchansk è al centro di feroci combattimenti, con l’esercito di Kiev che si affianca alla resistenza locale. L’avanzamento del fronte di guerra, però, costringe le autorità ucraine a evacuare altri villaggi: dall’inizio della nuova offensiva russa, secondo quanto affermato dal governatore ucraino Oleh Synehubov, sono 5.762 i civili che hanno dovuto lasciare la propria casa per cercare rifugio nelle zone più interne del Paese.
Ma di zone sicure, al momento, non ce ne sono molte, visto che a questo avanzamento sul terreno si associa un continuo bombardamento aereo da pare dell’esercito di Putin. La zona più calda rimane quella della regione di Donetsk, ma ancora il 9 maggio, come dichiarato da fonti ufficiali ucraine, nella città di Kiev sono stati sventati diversi attacchi esplosivi che erano pronti a colpire la capitale.
E mentre a livello politico tiene banco la rimozione di Petrushev dalla guida del Consiglio di sicurezza nazionale, con l’arrivo dell’ex ministro della Difesa Shoigu, a suo volta sostituito, come ministro, dall’economista Belousov, la difficoltà delle famiglie distrutte e costrette a scappare lontano, prosegue ogni giorno più drammaticamente.
Non dimenticare tutto questo è il minimo che si possa fare per sostenere quelle che sono sempre e comunque le prime e più indifese vittime di ogni guerra: i bambini!

Restiamo vicini ai bambini dell’Ucraina

La situazione, dunque, richiede ancora una volta il sostegno di tutti per poter andare incontri ai tanti bisogni delle donne, le mamme, le famiglie e, appunto, i bambini, colpiti dal conflitto. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE.
Se vuoi fare di più e stare vicino ogni giorno ai bambini ucraini colpiti dalla guerra puoi aderire al progetto “Adotta a distanza i bambini in Ucraina”.