BAMBINIxLAPACE. Ucraina senza pace

Dopo quasi 850 giorni di guerra, l’Ucraina è sempre sotto il fuoco dei missili russi. A Dnipro un neonato di un mese è salvo per miracolo. Masha, di Ai.Bi.: “La parole ‘pace’ sembra proprio non esistere più”

Svegliarsi, ogni giorno (ammesso che si riesca a dormire), al suono delle bombe o delle sirene di allarme. Questo è ciò che capita, da più o meno 850 giorni in Ucraina. E capita in tutte le zone del Paese, non solo quelle che si trovano a ridosso della linea che separa i due eserciti, ma anche a Kiev o nelle altre città.
Così, ogni giorno, diventa un bollettino di distruzione, danni, feriti e, ancora, morti.

Missili su Dnipro

Tra gli ultimi attacchi, il 4 giugno alcuni missili hanno colpito la città di Dnipro. Secondo quanto riportato su Telegram dal governatore dell’oblast di Dnipropetrovsk Serhiy Lysak, le difese ucraine ne hanno abbattuti almeno due, ma i detriti caduti sulle case hanno provocato un incendio in cui sono rimaste ferite sette persone, tra le quali un ragazzi di 17 anni e un neonato di un mese.
Rai News riporta il racconto della mamma del bambino: “La prima esplosione non è stata molto forte. Abbiamo sentito che era un razzo. Per fortuna le finestre erano aperte. Ma in qualche modo il cervello di mio marito ha funzionato e ha afferrato il bambino e lo ha tirato fuori. Anche noi siamo usciti. E la seconda esplosione è avvenuta proprio davanti alle finestre. Lì s’è formato un cratere”.

La parole pace sembra non esistere più

Difficile, davvero, provare a capire “da qui” cosa si possa provare in momenti del genere, che arrivano, in più, come detto, dopo oltre due anni di guerra. Meglio affidarsi alle parole di Masha, cooperante di Ai.Bi. in Ucraina, residente a Kiev con la sua famiglia (che conta anche un bambino di meno di un anno), che sta vedendo accadere tutto questo letteralmente davanti ai suoi occhi.
“Per fortuna, stavolta il bambino è stato ‘protetto da Dio’ e non ha riportato lesioni – racconta Masha -, ma altre 6 persone sono rimaste ferite! Queste sono le notizie quotidiane, qui in Ucraina. Non c’è un istante della giornata in cui, da qualche parte del Paese, non cada una bomba o un missile russo. Sembra quasi non esserci più alcun pudore, da parte del nemico, a mostrare tutta questa violenza e colpire indiscriminatamente tutto il territorio. A volte, sembra di essere tornati al modo di pensare, e di agire, di diversi decenni fa. La parola ‘pace’ sembra proprio non esistere…”

Restiamo vicini ai bambini dell’Ucraina

Il perdurare di questa situazione terribile richiede ancora una volta il sostegno di tutti, per riuscire ad andare incontro ai bisogni delle famiglie e, soprattutto, dei bambini, da sempre le prime vittime di ogni guerra e ogni emergenza. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE.
Se vuoi fare di più e stare vicino ogni giorno ai bambini ucraini colpiti dalla guerra puoi aderire al progetto “Adotta a distanza i bambini in Ucraina”.

Image Credits: Dnipropetrovsk Regional State Administration – Wikimedia Commons