Un buco da 50 milioni

invisibileUn esercito di bambini invisibili: quasi 51 milioni che non hanno nessun diritto perché non sono mai stati registrati a un’anagrafe. Un buco che inghiotte le vite di 22 milioni di bambini in Africa, 28 in Asia, 1,3 milioni in America Latina e Caraibi e 400mila nell’ex blocco comunista. Lo riporta oggi un interessante reportage pubblicato sul Venerdì di Repubblica.

Senza certificato di nascita i bambini non possono usufruire di alcun servizio, non potranno mai ottenere un diploma di quinta elementare, né avere accesso a cure e servizi sanitari; da grandi non potranno votare. Ma le conseguenze possono essere anche più gravi perché i bambini senza identità sono i più esposti ai rischi dello sfruttamento lavorativo, della prostituzione infantile e del traffico di organi.

A fronte di pericoli così gravi viene da domandarsi perché questi bambini non siano mai stati registrati alla nascita. Difficile trovare un’unica risposta; in alcuni Paesi, dove i 5 euro per la registrazione all’anagrafe fanno la differenza in una famiglia, è la povertà che spinge i genitori a non registrare i figli. Non è solo una questione di soldi. I genitori non sanno come funzione, la burocrazia intimorisce e c’è mancanza di informazioni sull’importanza e la necessità dell’atto. In alcuni Paesi le famiglie usano lo stesso certificato di nascita per tutti i figli.

E’ un fenomeno di cui si parla poco, non fa notizia. E del resto può fare comodo ai Governi di alcuni Paesi, così ampi strati della popolazione non potranno mai ottenere il loro certificato elettorale.