Una bambina di 14 mesi in affido? Saremo in grado di accoglierla?

Si crede sempre che per accogliere qualcuno sia necessario chissà cosa. E forse è così. Nel senso che ciascuno di noi è già “chissà cosa”: non serve avere grandi case, grandi conti in banca, ma…

Le emozioni di un abbinamento, i timori, le gioie, la bellezza dell’accoglienza raccontato da una famiglia che l’ha vissuto:

Era poco prima di Natale quando abbiamo ricevuto la telefonata di abbinamento con una bambina di 14 mesi.

Sono quei momenti che ricordi perfettamente: ricordi dove eri, cosa stavi facendo…

L’abbiamo vissuto con sentimenti contrastanti: da una parte l’entusiasmo di poter accogliere una bambina a cui donare un po’ di serenità, dall’altra il dispiacere che quella stessa bambina e la sua famiglia stavano vivendo una situazione di disagio.

Ciascuno di noi è già “Chissà Cosa”!

Si crede sempre che per accogliere qualcuno sia necessario chissà cosa. E forse è così. Nel senso che ciascuno di noi è già “chissà cosa”: non serve avere grandi case, grandi conti in banca, una situazione lavorativa stabile… Serve mettersi a disposizione: con i propri limiti, le proprie paure e le proprie convinzioni, anche se poi possono rivelarsi sbagliate.

È esattamente quello che abbiamo fatto fin dall’inizio frequentando prima la serata informativa che Ai.Bi. propone ogni mese, poi il fine settimana formativo dove,  guidati da professioniste, ci siamo messi in discussione verificando la nostra disponibilità con una naturale e straordinaria condivisione con altre famiglie “normali” come noi.

Lo abbiamo fatto poi quando abbiamo incontrato le specialiste di Ai.Bi., che ci hanno aiutato a guardare dentro di noi con la massima onestà e che sono state sicuramente in grado anche di vedere cose che noi non vedevamo ancora.

Come lo sappiamo?!

A distanza di quasi due anni, la nostra figlia affidataria è decisamente “di famiglia”, anzi di più: “di paese”. I nostri figli più grandi l’hanno da subito accolta e coccolata e la piccola si è inserita alla grande nel tram tram quotidiano nostro e anche di nonni, zii e vicini di casa.

Miriam e Giovanni*

(nomi di fantasia)