Unione Europea: riconosciuto il diritto alla famiglia ai bambini abbandonati rumeni

esterno-parlamento-europeoUn primo ma importante passaggio per garantire una famiglia ai bambini abbandonati della Romania. Il Parlamento Europeo ha ritenuto ammissibile la petizione, presentata da AiBi lo scorso 30 luglio, con cui l’associazione aveva chiesto che il Parlamento stesso si attivasse con ogni strumento per spingere il governo di Bucarest a modificare la legge sull’adozione e riaprire così le adozioni internazionali.

Con una nota ufficiale, inviata ad AiBi il 14 dicembre, il Parlamento Europeo ha comunicato che la petizione è stata valutata idonea ad un primo esame formale e ha specificato che la materia rientra tra le competenza dell’Unione Europea. Ciò significa che sarà avviata un’analisi preliminare da parte degli altri organismi dell’Unione Europea, in prima battuta dalla Commissione Europea, per verificare gli aspetti della questione e promuovere, in una seconda fase, ogni misura e azione per spingere il governo di Bucarest a riaprire le adozioni internazionali.

Anche l’ONU era scesa in campo per tutelare il diritto dei minori rumeni alla famiglia. Con una raccomandazione del Comitato ONU per i diritti del fanciullo indirizzata al Governo romeno, lo scorso giugno, si era richiesto al Governo di “prendere in considerazione l’elaborazione di una nuova legge di tutela dell’infanzia e garantire le procedure per l’adozione internazionale in conformità con la Convenzione de l’Aja, valutando la moratoria una vera e propria barriera per l’attuazione dell’articolo 21 della Convenzione ONU”.

“Finalmente è arrivato un segnale forte anche dall’Unione Europea – ha detto Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. – Ora auspico che le istituzioni europee promuovano qualsiasi azione per fare lobby sul governo di Bucarest e superare così una chiusura scandalosa, che azzera ogni possibilità per i minori abbandonati di essere accolti da una famiglia.” ha concluso Griffini.