USA: «Vorremmo adottare un bambino italiano: cosa dobbiamo fare?»

Anna scrive:
Siamo una coppia mista, io sono italiana mentre mio marito Richard è americano. Abitiamo a New York da quasi dieci anni, mentre prima abitavamo a Roma. Abbiamo già un figlio di 15 anni ma vorremmo adottarne un altro. Ci piacerebbe aprire la nostra casa a un bambino o ragazzo italiano in difficoltà. Io ho 47 anni, mio marito ne ha 61 e quindi non siamo forse adatti a un bambino ma siamo disposti ad adottare un figlio dai dieci anni in su o che abbia problemi di salute. Se possibile anche due fratelli, perché abbiamo una buona posizione economica. Abbiamo saputo che Amici dei Bambini ha una sede negli Stati Uniti e forse potere aiutarci per sapere come fare. Grazie.

Carissimi Anna e Richard,

la vostra testimonianza è preziosa perché in Italia si stimano alcune centinaia di minori dichiarati adottabili e non adottati perché troppo grandi o con disabilità e problemi di salute oppure ancora perché appartenenti a gruppi di fratelli.

Se siete effettivamente sposati e la vostra residenza anagrafica (non basta il domicilio) è in America dovete farvi accompagnare da uno degli Enti autorizzati nel vostro Paese. In effetti Amici dei Bambini ha ottenuto l’autorizzazione per accompagnare le coppie americane nel distretto di New York.

Dovete prima di tutto ottenere l’idoneità in America secondo la vostra legge presso i servizi sociali e, dopo, potete attivare la procedura dando incarico ad un Ente autorizzato.

Purtroppo anche se Ai.Bi. può ricevere da voi l’incarico per adottare all’estero, al momento non siamo in grado di farvi adottare qui in Italia, non essendo stati ancora autorizzati dalla Commissione per le Adozioni Internazionali per le procedure adottive “in uscita”.

Abbiamo fatto la richiesta alla CAI già tre anni fa per poter fare adottare minori italiani a coppie italiane residenti all’estero, ma la pratica è ancora in sospeso perché non esiste in Italia una banca dati per i minori adottabili. Senza banca dati è impossibile attivare concretamente le procedure.

La battaglia che stiamo portando avanti è per rendere possibili le adozioni come la vostra e, se la banca dati verrà istituita, si apriranno anche le adozioni internazionali.

Avvocato Enrica Dato, Ufficio Diritti di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini