Varese. Con “Aiuta una mamma” del Nepal, l’associazione 23&20 si schiera dalla parte dei bambini

fioreBasta un fiore a volte a fare la differenza. Soprattutto quando a donarlo sono i bambini alle mamme, non necessariamente le proprie ma quelle meno fortunate e che si trovano dall’altra parte del mondo a combattere contro la povertà e la distruzione. Quelle mamme e bambini che da un giorno all’altro hanno perso tutto, casa e affetti: le mamme del Nepal.

E’ per loro che l’Associazione 23&20, a pochi giorni dal devastante sisma che ha colpito il Paese, ha deciso di attivarsi concretamente per una raccolta fondi a favore dei bambini sopravvissuti.

L’associazione sarà presente con un gazebo in piazza Carducci, a Varese, sabato 9 maggio dalle 9 alle 19, dove verranno raccolte le offerte spontanee dei cittadini, destinate al progetto “Aiuta una mamma del Nepal” promosso da Ai.Bi.  Amici dei Bambini.

«Proprio in occasione della Festa della mamma abbiamo deciso anche noi di stare al fianco proprio di quelle che – spiega Sonia Milani dell’associazione 23&20 -, a causa di calamità naturali e povertà, sono state private di tutto e sono costrette a “combattere” ogni giorno una battaglia per la sopravvivenza per sé e per i propri bambini”.

Nel gazebo sarà attivo anche un laboratorio per i bambini: un ‘Fiore per il Nepal’. I bambini potranno infatti dipingere un fiore di legno ed appenderlo simbolicamente ad un albero di legno grezzo in segno di speranza. Potranno poi portarlo a casa, come simbolo anche del loro impegno a favore di un bambino in questo momento meno fortunato”.

Al termine della raccolta delle donazioni “compileremo un bollettino postale con i fondi raccolti – continua – e lo destineremo al progetto ‘Aiuta una mamma in Nepal’ di Ai.Bi., rendendo pubblica la cifra versata. Tutti coloro che volessero prendere parte attivamente alla nostra iniziativa possono inviare una mail a sonia@23eventi.it”.

Intanto tra cifre ufficiali e ufficiose, la tragedia del Nepal è tutta raccolta nei numeri: sono 1,7 milioni i bambini che hanno urgentemente bisogno di aiuto, 24 mila le persone che vivono in campi provvisori a Kathmandu e oltre 130 mila le case distrutte. Mentre il bilancio delle vittime continua a salire:7675 i morti e 16.390 i feriti. Tra tutti spicca l’esorbitante numero dei bambini: ci sono 1,7 milioni di bambini che hanno urgente bisogno di aiuto umanitario. Molti di essi hanno perso tutto, sono rimasti orfani e necessitano di protezione e aiuto contro ogni forma di sfruttamento,violenza e tratta. Per questo Amici dei Bambini lancia la nuova campagna di Sostegno a Distanza “Sosteniamo le famiglie del Nepal”: un intervento di sostenibilità la cui efficacia è stata ampiamente dimostrata nel corso di altre emergenze del passato.