Vaticano. Papa Francesco si occuperà di migranti e i rifugiati. Presto anche un intervento a favore dei bambini abbandonati?

papa migranti

Fin dal suo primo viaggio da pontefice – a Lampedusa nel luglio 2013 – papa Francesco ha dimostrato la sua grande attenzioneal dramma di tanti uomini, donne e bambini che fuggono dalla guerra e dalla miseria e troppo spesso trovano la morte in mare. A sancire ufficialmente l’impegno del Santo Padre su questo tema è arrivata la decisione, da parte di Bergoglio, di gestire in prima persona la sezione dedicata ai profughi e ai migranti del nuovo dicastero vaticano per il “Servizio dello sviluppo umano integrale”, istituito con il motu proprio Humanam progressionem su proposta del Consiglio dei Cardinali. Un interesse particolare che Ai.Bi. auspica possa essere esteso all’infanzia fragile nel suo complesso e, in particolare, ai bambini abbandonati di tutto il mondo.

Nel nuovo dicastero, che sarà operativo dal 1° gennaio 2017 e diretto dal ghanese Sua Eminenza cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, confluiranno quattro Pontifici Consigli che, di conseguenza, verranno soppressi alla fine del 2016: quelli della Giustizia e della Pace, per gli Operatori sanitari, del Cor Unum per le opere di carità di fronte alle emergenze e, appunto, per la Pastorale dei migranti. Un nuovo passo, dunque, nel percorso di ristrutturazione degli enti vaticani intrapreso da papa Francesco, in attesa di una riforma organica della Curia Romana.

Il nuovo organismo vaticano si occuperà di raccogliere “notizie  e risultati di indagini circa la promozione e la tutela della dignità e dei diritti umani, specialmente, ad esempio, quelli attinenti il lavoro, incluso quello minorile, il fenomeno delle migrazioni e lo sfruttamento dei migranti, il commercio di vite umane, la riduzione in schiavitù, la carcerazione, la tortura e la pena di morte, nonché i conflitti armati e le loro conseguenze sulla popolazione civile e sull’ambiente naturale”.

La sezione del nuovo dicastero dedicata ai migranti sarà quindi sottoposta alla diretta guida del Papa. Una scelta senza precedenti che “esprime in maniera speciale la sollecitudine del Papa per i profughi e i migranti”.

Numerose infatti, in questi primi 3 anni e mezzo di pontificato, le iniziative di Bergoglio a favore dei rifugiati. Dopo il viaggio a Lampedusa e davanti al crescere del fenomeno migratorio, Francesco ha più volte invitato le parrocchie ad accogliere le famiglie di rifugiati.

I piccoli migranti, pur essendo migliaia e sempre più numerosi, sono solo una goccia nel mare dell’infanzia in condizioni di estrema fragilità. Alla luce dell’attenzione che papa Francesco ha dimostrato fin dal primo momento a questa realtà, Ai.Bi. è certa che il Pontefice non mancherà, nell’immediato futuro, di interessarsi anche alla piaga dei bambini abbandonati. Come sul fronte dei migranti Bergoglio è intervenuto all’interno delle istituzioni vaticane, si può ora auspicare una sua azione rivolta a coloro che, nella Chiesa, si occupano dell’accoglienza dei minori privi di famiglia – dai missionari agli istituti di suore -, affinché possano dare il proprio contributo a un vero e proprio cambiamento culturale: quello che segnerebbe il passaggio dall’assistenza all’accoglienza in famiglia, facendosi dunque promotori di quest’ultima, nelle sue forme dell’affido e dell’adozione.

 

Fonti: Avvenire, Corriere della Sera