Via al giro di vite sul contante. Griffini (Ai.Bi.): “Vera piaga quando si tratta di adozioni internazionali”

Dal 2 settembre controlli su tutti i movimenti bancari superiori ai 10mila euro mensili

Dal 2 settembre è partito un nuovo giro di vite sui movimenti bancari in contante superiori ai 10mila euro al mese. Fino a prima del nuovo regime, il limite per far scattare i controlli si posizionava sui 15mila euro. L’iniziativa è stata lanciata dall’UIF – Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia. Il primo invio di segnalazioni partirà il 15 settembre e sarà relativo a tutti i movimenti effettuati tra il mese di aprile e il mese di luglio.

Questo provvedimento ha l’obiettivo di inasprire la lotta al riciclaggio, all’evasione e alla corruzione. Una lotta che alcuni vedrebbero bene adattata al drammatico fenomeno della corruzione nella adozione internazionale. Qualche mese fa il settimanale Panorama aveva pubblicato un’inchiesta del giornalista Antonio Rossitto sul fenomeno dalla “compravendita” di figli adottivi. Vi furono addirittura associazioni che citarono il caso di aspiranti genitori pronti a partire con “soldi nelle mutande e nei calzini”.

“I pagamenti in contanti nelle adozioni internazionali sono una piaga da affrontare in maniera prioritaria da parte delle autorità competenti – commenta il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini Dove entrano in gioco i contanti, tutto è possibile: dalla corruzione al riciclaggio. Le linee guida della CAI – Commissione Adozioni Internazionali in materia sono chiare: i pagamenti devono essere trasparenti e tracciabili. E devono trovare riscontro nei bilanci degli enti autorizzati, meglio se certificati da una società di revisione”.