Ogni 4 minuti la violenza uccide un bambino. Serve una risposta globale

Ogni anno, uccisi 130.000 bambini e adolescenti sotto i 20 anni. I dati allarmanti nell’indagine dell’UNICEF

La violenza contro i bambini rappresenta una crisi mondiale: ogni quattro minuti, in qualche parte del mondo, un bambino perde la vita a causa di atti violenti.

La ricerca dell’UNICEF

Questo tragico dato è emerso dalle ultime ricerche dell’UNICEF che sottolinea l’urgenza di agire concretamente per proteggere milioni di minori da violenze devastanti, che compromettono irreversibilmente la loro vita e il loro sviluppo.
Il quadro delineato dall’UNICEF è allarmante. A livello globale, si stima che oltre 90 milioni di bambini abbiano subito violenza sessuale. La situazione è drammatica anche per le ragazze: una su cinque ha subito violenza sessuale da bambina, mentre una su otto ha vissuto stupri o gravi abusi. Le condizioni peggiorano in contesti fragili o di crisi, dove oltre una bambina su quattro è vittima di violenza sessuale o di aggressioni nell’infanzia.
La violenza non risparmia nemmeno gli adolescenti. Circa 50 milioni di ragazze tra i 15 e i 19 anni hanno subito violenza fisica o sessuale da parte dei partner solo nell’ultimo anno, mentre tra i ragazzi le statistiche mostrano che tra 410 e 530 milioni di loro hanno subito violenza sessuale da piccoli. Un aspetto drammatico della crisi è che 1,6 miliardi di bambini, ovvero due su tre, vivono punizioni violente a casa, tra abusi fisici e psicologici.
Ogni anno, in media, la violenza uccide 130.000 bambini e adolescenti sotto i 20 anni. Secondo i dati, sono soprattutto i ragazzi a pagare con la vita: tre vittime su quattro sono di sesso maschile, e il rischio aumenta notevolmente nell’adolescenza avanzata. È stimato che sette bambini su dieci uccisi dalla violenza abbiano tra i 15 e i 19 anni.

Le conseguenze psicologiche

Ma le ferite inflitte dalla violenza non si fermano al piano fisico: oltre a infezioni, ferite gravi e a volte letali, le conseguenze si manifestano anche con problemi di salute mentale, come ansia e depressione. L’UNICEF evidenzia come i traumi precoci, spesso causa di stress tossico, interferiscano con il normale sviluppo cerebrale, portando a comportamenti aggressivi, abuso di sostanze e tendenze criminali. Spesso, i bambini vittime di abusi riproducono in età adulta comportamenti violenti, generando un ciclo di traumi che si ripercuote sull’intera società.

L’appello

Sheema SenGupta, Direttrice UNICEF per la Protezione dell’Infanzia, ha dichiarato che oggi, per la prima volta, disponiamo delle conoscenze necessarie per comprendere l’enorme diffusione della violenza contro i bambini, le sue cause e i suoi costi. “Siamo la prima generazione a conoscere le soluzioni che funzionano: investendo nella prevenzione, nell’educazione e nei servizi di supporto possiamo spezzare il ciclo della violenza e costruire un mondo sicuro per i bambini”.
L’UNICEF chiede una leadership politica forte e fondi adeguati per attuare misure concrete su tre fronti: accesso universale ai programmi di sostegno alla genitorialità per promuovere cure amorevoli, ambienti scolastici sicuri e inclusivi, e servizi di assistenza per tutti i bambini in difficoltà.

[Fonte: Redattore Sociale]