Visita all’esercito di terracotta. “Da bambini a guerrieri…ma guai a dimenticarsi della regola numero 23!”

esercito terracottaOgnuno a vari livelli nella propria vita combatte la propria battaglia: grandi e piccole, vitali o meno; personali o professionali. Ognuno mette in pratica strategie, tattiche e fa affidamento su lati forti del proprio carattere. Chi più chi meno tutti siamo dei guerrieri, c’è chi lo diventa per necessità. Chi, invece, ci nasce. Come i bambini abbandonati  abituati a combattere fin dal giorno della propria nascita e che grazie alla loro forza e perseveranza riescono a vincere la loro battaglia più importante: trovare una famiglia che li accolga e li ami per quello che sono.

Dei piccoli guerrieri, proprio come quelli riprodotti nell’esercito di Terracotta nel Mausoleo del primo imperatore Qin a Xi’an, dove sono andati in gita le 8 coppie di Ai.Bi., partite dall’Italia lo scorso 18 settembre per conoscere i loro bimbi.

Una giornata importante, di svago dopo i primi momenti di difficoltà “conoscitiva” genitori-bimbi…Ma giorno dopo giorno i rapporti vanno distendendosi, i più piccoli vanno prendendo confidenza con i loro nuovi mamma e papà e fratellini. E tra una gita e l’altra, vanno  delineandosi le nuove famiglie.

Ecco il racconto di oggi ( ‘puntata’ 4…) di papà Lorenzo, uno degli 8 partiti lo scorso 18 settembre alla volta di Xi’An. Dopo gli inconvenienti del “cambio pannolino”, Lorenzo racconta della gita al museo…e si rende conto di avere dei veri guerrieri in casa!

Care Cristina, Marta e Lisa,

oggi la giornata è stata particolarmente dura per tutta la compagnia. Avrei dovuto saperlo. Quando faccio un passo falso al mattino presto, la giornata prende una brutta piega. Stamattina mi sono dimenticato della regola numero 23: “In assenza di fasciatoio, un buon posto dove cambiare il bambino è il lettone. Ricordati però che loro amano fare la fontanella e ascoltare dai loro genitori quelle parole che non si possono ripetere”. Eh sì, sono un po’ arrugginito e merito anche io di dover fare un ripasso generale.

Oggi siamo andati in visita al museo dell’esercito di terracotta. Una meraviglia. Avere meno cose e figli a cui badare ci sarebbe da passarci un po’ più di tempo. La storia che c’è sotto a questo capolavoro di arte, architettura, ingegneria, è stata molto utile a capire meglio il popolo cinese e la sua cultura. E per molti versi anche a farmelo piacere. Ma oggi i guerrieri di cui vorrei parlarvi sono altri.

Guerriero Pietro: instancabile giocherellone, mai fermo, mai tranquillo, sempre pronto a correre, saltare e … come è giusto che sia, ma guai a voi se glielo dite, ad ascoltare poco.

Guerriera Emma: per lei la parola instancabile è inopportuna. Occorrerebbe trovare qualcosa di più. Febbricitante (avete capito perché non si addormentava ieri sera?) ha retto il passo del fratello, qualche volta gli è stato pure davanti, e dell’intera compagnia. I suoi genitori, senza testa, non riescono a capacitarsi ancora, dopo quattro anni, da dove provenga tutta quella forza e quel coraggio.

Guerriero Shan: alla sua prima missione speciale, instancabile osservatore. Non ha perso nulla della giornata. Ha ceduto solo l’ultima mezz’ora di viaggio in pullman durante il ritorno all’albergo, quando ormai sapeva già la strada perché percorsa poche ore prima. Non un verso, non un capriccio, sempre ligio al dovere e agli ordini dei generali. Se la stoffa è questa …

Gli altri sette piccoli guerrieri della compagnia: mitici. Ognuno con le proprie specialità. C’è il guerriero mangione, il guerriero simpaticone, il guerriero sempre in piedi, quello che tiene alto il morale all’intero esercito, …, uno spettacolo!

Alle neo guerriere mamme e ai neo guerrieri papà: alla loro prima missione da generali hanno retto l’urto della battaglia, mai domi, instancabili, sempre all’erta e pronti ad ogni possibile svolta della battaglia.

Alla mia guerriera preferita, Chiara. Alla sua ennesima missione. Sembra sempre sul punto di fermarsi, come sarebbe lecito che fosse, ma avanza sempre. Una macchina da guerra.

In famiglia Minoia, per la terza volta su tre, all’arrivo di un nuovo piccolo guerriero c’è un momento della giornata che è terribile. Inspiegabilmente dalle 5 alle 7 del pomeriggio, tutti i santi giorni, per diverse settimane, un uragano si abbatte sopra di noi. E’ lì che si vede il peggio ed il meglio dei guerrieri coinvolti. E’ lì che fondiamo il nostro essere uniti e pronti a batterci l’uno per l’altra. Anche se fa male, anche se costa fatica, anche se oggi vorrei tirarmi indietro, anche se sono stanco, anche se non ce la faccio più, anche se ho lavorato tanto, anche se oggi avrei diritto ad un po’ di riposo, anche se ieri mi hai fatto un torto, anche se…

Fino ad oggi non c’è stato nulla che ci ha fatto fare un passo indietro. L’uragano si è sempre dissolto nel nulla, spazzato via con l’aiuto ed il sostegno di qualcuno, con uno sguardo amico, con un whatsapp dall’altra parte del pianeta, con un piccolo guerriero che oggi ha deciso di farci vedere come sorride e come gattona.

Dopo una giornata così lasciatemi tagliare corto e datemi licenza di andare a dormire.

Ovviamente con un occhio aperto. Qualcuno, nella notte potrebbe avere bisogno.

A presto.

Lorenzo