Approvata la legge sulla scuola: con il 5 in condotta si viene bocciati, con il 6 recupero a settembre

La Camera ha approvato il Disegno di Legge Valditara. Torna il voto in condotta alle medie. Multe per chi commette reati contro il personale scolastico. Alle elementari, tornano i giudizi sintetici

“Un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti”. È con queste parole che il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha salutato l’approvazione del disegno di legge ‘Revisione della disciplina in materia di valutazione delle studentesse e degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati’, sancita dalla Camera con 154 voti a favore, 97 contrari e 7 astenuti.

Bocciatura con il 5 in condotta

Il provvedimento è abbastanza snello e si compone di tre articoli soltanto, con alcune delle misure che, inoltre, sono “auto-applicative”, ovvero non hanno bisogno di decreto attuativi per essere immediatamente recepite.
La misura principale riguarda il voto di condotta, che viene reintrodotto anche alle scuole secondarie di primo grado(scuole medie), dove mancava dal 2017 (fu la Ministra Valeria Fedeli ad abolirlo): con il 5 gli studenti non verranno promossi alla classe successiva o non verranno ammessi all’Esame finale. Se il voto in condotta è 6, invece, il Consiglio di Classe potrà decidere di assegnare allo studente la stesura di un elaborato critico che verta sui temi della cittadinanza attiva e solidale.
Il voto in condotta peserà anche sulla valutazione finale degli studenti alla fine del ciclo della scuola media: solo chi avrà 9 o 10 in comportamento potrà ottenere il punteggio più alto nella fascia di attribuzione del credito scolastico sulla base della media dei voti riportata nello scrutinio finale.
Anche il terzo articolo del Decreto Legge è auto-attuativo, e prevede il pagamento di una multa da 500 a 10mila euro per chi commette dei reati contro il personale scolastico nell’esercizio delle sue funzioni.

Le novità per le sospensioni

Per quanto riguarda i provvedimenti che interessano le scuole secondarie di secondo grado (le superiori), la legge avrà invece bisogno dei decreti attuativi che, come sempre, devono essere emessi entro 60 giorni. Il quadro, comunque, è ben delineato: anche qui aumenta il peso del voto di condotta che, innanzitutto, non sarà dato sulla base del singolo quadrimestre, come ora, ma sarà riferito all’intero anno scolastico. Con il 5 in condotta è automatica la bocciatura, mentre gli studenti con il 6 si vedranno assegnare un debito scolastico in educazione civica, con conseguenze elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale da presentare per il recupero di settembre. Naturalmente, il voto in condotta peserà sui crediti per l’ammissione all’esame di maturità.
Cambia qualcosa anche per quanto concerne le sospensioni: per provvedimenti di uno o due giorni, lo studente dovrà comunque andare a scuola e venire impegnato in attività di approfondimento, assegnate dal consiglio di classe con lo scopo di far riflettere sulle conseguenze del comportamento che ha portato alla sospensione. Per sospensioni dai 3 ai 15 giorni, invece, lo studente verrà impegnato in attività di cittadinanza solidale presso una o più strutture convenzionale con le scuole.

Tornano i giudizi sintetici alle elementari

Ultimo aspetto preso in considerazione dalla nuova legge è quello dei voti: alla scuola primaria tornano i giudizi sintetici (ottimo, distinto, buono, sufficiente, insufficiente), comunque affiancati dalla descrizione del percorso fatto dal singolo studente.
Per la scuola secondaria di primo e di secondo grado, invece, rimangono i voti espressi in numero, con l’obbligo di una valutazione intermedia, con pagella, alla metà dell’anno.