«100 milioni per l’adozione internazionale? Una bellissima proposta»

Erica scrive:
La proposta di dare i 100 milioni di euro dei partiti alle adozioni internazionali noi la troviamo veramente valida. Se solo venisse ascoltata ed accolta! Siamo una coppia in procinto di spedire la documentazione necessaria per il Paese estero a cui siamo stati da poco abbinati: è per noi un momento molto emozionante, che stiamo vivendo con tanta gioia nel cuore… Ma non nascondo i timori e le preoccupazioni che talvolta insorgono… Il percorso adottivo ha ovviamente le sue difficoltà oggettive; siamo chiamati ad “entrare” nelle nostre paure, a “lavorarci”, ad ampliare le nostre vedute e il nostro cuore, a metterci nella verità, affinché la nostra accoglienza sia autentica e libera…

Per non parlare delle lungaggini burocratiche, dei lunghi tempi di attesa…. Ma un ulteriore aspetto che “blocca” tante coppie sono certamente anche i costi da sostenere. Questi costi non sono irrilevanti, soprattutto per delle famiglie giovani, dove ci sono ancora notevoli spese da sostenere, mutui ancora da estinguere e situazioni lavorative che risentono della crisi economica.

Abbiamo recentemente scritto alcune lettere alle nostre amministrazioni locali ed anche allo stesso Ministro Riccardi per sapere se esistono fondi, ma soprattutto per sensibilizzare, per cercare di mettere alla luce queste difficoltà, perché dell’adozione se ne parli e se ne parli in modo positivo… Ma ovviamente non abbiamo ottenuto risposte! Questo ci ha fatto riflettere, perché si parla tanto di aiuto alle famiglie, di sostegno, di trovare soluzioni alla precarietà del lavoro, ma quanto si dimostra impegno e volontà concreta nell’ essere a fianco delle famiglie stesse nel momento in cui si aprono alla vita? Questa che voi portate avanti credo sia una “santa” battaglia, per cui valga la pena spendersi completamente… per ogni bambino abbandonato, che non perda mai la speranza di trovare una mamma ed un papà capaci di accoglierlo ed amarlo e per ogni coppia, che non rinunci mai all’idea dell’adozione e quindi alla propria vocazione naturale alla genitorialità per la paura degli ostacoli da affrontare, come le spese troppo elevate.

In questo tempo di incertezza sociale, di senso di precarietà diffuso, di paura per il futuro, in una parola di “crisi dilagante”, che sembra voler toglierci ogni speranza, credo che ancor di più siamo chiamati a lottare, con l’unica certezza nel cuore che ognuno di noi è nato per dare Amore e ricevere Amore, confidando sempre nell’opera meravigliosa della Provvidenza di Dio Padre.

Cara Erica,

grazie per la sua bellissima lettera. Ai.Bi. è sempre in prima linea per le famiglie che, come la sua, decidono di aprirsi al miracolo dell’adozione. Lei rappresenta una risorsa unica e meravigliosa per il bambino abbandonato che la sta aspettando.

Se altre coppie desiderano commentare la nostra proposta, le invitiamo ad aggiungere i loro commenti a questa preziosa Lettera.

Ringraziamo lei, Erica, e suo marito per il coraggio di essere genitori oltre ogni crisi.

Marco Griffini, presidente di Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini