Gli “orfani” italiani: oltre 3 milioni di bambini crescono con un solo genitore

La società sta cambiando e sempre più bambini crescono con un solo genitore, mentre entro il 2045 saranno più le coppie senza figli di quelle con figli. Si tratta di una sfida sociale e culturale di portata epocale

C’è una cosa che, nel botta e risposta tra Meloni e Trapanese, ha trovato i “due contendenti” allineati: naturalmente non il tema delle adozioni per le coppie omosessuali o, più in generale, qualche posizione ideologica, ma un dato fattuale: l’aver vissuto l’esperienza di una famiglia monoparentale. Da un lato, infatti, Giorgia Meloni ha più volte ricordato la sua infanzia di bambina senza un papà, utilizzando proprio questo vissuto come leva per insistere sull’idea che perseguire il miglior interesse dal bambino significhi proprio garantirgli una famiglia con una mamma e un papà. Dall’altro, Trapanese ha vissuto gli ultimi 5 anni e sta tutt’ora vivendo come papà single di una bambina e, specularmente alla Meloni, utilizza la sua esperienza per sottolineare come anche quella formata da un solo genitore sia “famiglia”.

In Italia più single che coppie

Può essere utile, allora, dare uno sguardo per capire quanti siano i minori che crescono in famiglie monoparentali (per svariati motivi) e analizzare il trend di una tendenza che, diciamolo subito, è in netta crescita negli ultimi anni.
Una prima risposta arriva dall’Istat, che ha calcolato come in Italia su 25,6 milioni di famiglie il 12% sia costituito da nuclei monoparentali, corrispondente a oltre 3 milioni di figli! La stragrande maggioranza di genitori soli sono donne (2 milioni), mentre i padri soli si fermano a 565mila. La tendenza non è solo nostrana: secondo Il Messaggero, che riporta un’analisi del Times, in Inghilterra le famiglie monoparentali sono una su quattro; poco meno negli stati Uniti (il 23%).
Ovunque, il motivo principale di questa situazione è l’aumento dei divorzi, epilogo, ormai, di quasi la metà dei matrimoni. Meno decisivi, ma comunque presenti come cause, le morti di uno dei due genitori, le gravidanze extraconiugali e l’assenza di un genitore vivo.
Come sottolinea il matrimonialista Marco Meliti sempre su Il Messaggero, è un segnale di come la società sia cambiata e, con essa, le relazioni affettive, tanto da affermare che, oggi: “appare riduttivo guardare alla famiglia senza tenere conto delle ‘nuove’ relazioni”. Eppure, stando anche all’ordinamento giuridico, uno dei principi cardine del diritto di famiglia rimane sempre quello della bi genitorialità, secondo cui ogni bambino ha diritto di avere rapporti stabili con entrambi i genitori, da cui deriva il sempre più frequente ricorso, in caso di divorzio, all’affidamento condiviso.

Entro il 2045 più coppie senza figlie che con figli

Ma al di là delle leggi e dei principi, è ancora una volta l’evoluzione della società ciò con cui bisognerà fare i conti in un futuro nemmeno troppo lontano. Già oggi, secondo l’Istat, il numero di single ha superato, in Italia, quello delle coppie: il 33,2% degli italiani vive da solo, mentre le coppie con figli sono il 32,2%. Ma c’è di più: entro il 2045 le stime dicono che saranno di più le coppia senza figli di quelle con figli, mentre, anche se non ci sono stime al riguardo, probabilmente cresceranno ancora i numeri di single con figli.
Si tratta di una sfida sociale ed educativa che coinvolge tutti e che deve essere in grado di superare le posizioni ideologiche per tenere a mente l’unica linea guida che conta veramente: il bene del minore. Che varrà e prevarrà, anche se di “minore”, nella più futuribile e angosciante delle società, ne dovesse rimanere uno solo!