Elezioni politiche 2022. Adozioni gay e single. Giorgia Meloni: “Non conosco nessuno che rinuncerebbe a uno dei propri genitori”

La leader di Fratelli d’Italia risponde a Luca Trapanese, papà single di una bimba affetta da una grave disabilità, che aveva rivendicato il diritto di essere considerati una famiglia a tutti gli effetti

Chissà se aveva davvero ragione Oscar Wilde quando scriveva che “Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli”? Perché il fatto che l’adozione diventi argomento di campagna elettorale è senza dubbio una buona notizia, ma che lo faccia per via di un botta e risposta su una storia molto personale e particolare, è un po’ come entrare dall’ultima finestra di una stanza piena zeppa di altri possibili e più conosciuti (e generali) ingressi.

Il no di Meloni alle adozioni da parte delle coppie omosessuali

La vicenda è ben nota, visto che ha trovato spazio su tutti i giornali, e nasce da un comizio di Giorgia Meloni a Cagliari e dalla discussione nata con un attivista del movimento LGBT salito sul palco per contestare la leader di Fratelli d’Italia e la sua posizione sulle coppie omosessuali. La Meloni, dopo il fatto, aveva ribadito in un post la sua contrarietà alle adozioni per le coppie omosessuali, pur confermando il pieno diritto delle unioni civili che “non proporrei di togliere”.
A questo post ha fatto seguito una video-lettera dell’assessore alle politiche sociali di Napoli Luca Trapanese, papà single di Alba, una bimba di 5 anni che Trapanese ha potuto adottare, da single, solo perché portatrice di una “grave disabilità” (come Ai.Bi. aveva già raccontato e commentato, QUI). La legge italiana, infatti, non consente l’adozione ai single se non in casi particolari.
In questo botta e risposta social, Giorgia Meloni ha replicato a sua volta a Trapanese, accettando l’invito a mangiare la “pizza leggendaria” che lui e Alba fanno insieme, ma ha ribadito il suo punto di vista aprendo (finalmente!)un po’ di più la discussione sulle adozioni, anche al di fuori dell’episodio in questione.

L’adozione entra finalmente nei temi della campagna elettorale

“Per un bambino – ha scritto Meloni – essere cresciuto e amato da un papà e una mamma è meglio che esserlo da uno solo dei 2. Non conosco nessuno che rinuncerebbe a uno dei propri genitori. Io non ho avuto la possibilità di scegliere e ho dovuto farci i conti per tutta la vita. La norma deve anzitutto porsi dalla parte del soggetto più fragile, difenderlo e garantirgli condizioni di vita migliori possibili. Detto ciò, è chiaro che un single o una coppia omosessuale sarebbero meglio di una casa-famiglia. Ed è giusto che la legge consenta a te e Alba di essere famiglia. Poiché si pone sempre dalla parte del soggetto più fragile. E quindi ammette che in situazioni particolari come la vostra vi possa essere un’adozione a tutti gli effetti”
Questo non toglie, però, ha proseguito nel suo ragionamento Meloni, che la realtà sia molto più complessa e che in Italia ci siano tantissime coppie che vorrebbero adottare ma che sono bloccate in un limbo di burocrazie, costi, complicazioni… che spesso le portano a rinunciare. “Per questo serve fare tanto – conclude: potenziare servizi di protezione dell’infanzia, tagliare burocrazia, velocizzare adozioni nazionali e internazionali, sostenere economicamente le coppie che decidono di fare questo straordinario gesto d’amore”.
Forse, fino a oggi, si tratta del più lungo pensiero espresso sul tema dell’adozione nel corso di una campagna elettorale che ha finora evitato l’argomento. E che sia nata sui social e su una questione personale e particolare, a questo punto, forse diventa davvero secondario. Uno a zero per Oscar Wilde?