350.000 euro per sostenere affidi e adozioni difficili: la risposta della Regione Campania alla campagna Donare Futuro

Il diritto alla famiglia si fa ancora più concreto con la delibera della Giunta Regionale della Campania su affidi e adozioni difficili. La soddisfazione di Ai.Bi. e di tutta la cordata della campagna Donare Futuro

Il sostegno alle famiglie e ai cittadini più fragili e vulnerabili si è fatto ancora più concreto in Campania. Con delibere della Giunta regionale della Campania in tema di Politiche Sociali, sono stati varati infatti tre importanti provvedimenti: bonus Caregiver, voucher e sostegni per affidi e adozioni difficili.

La campagna “Donare Futuro” ha dato i suoi frutti per un sostegno concreto a adozioni e affido

Sul sostegno agli affidi e alle adozioni difficili, grande la soddisfazione da parte delle associazioni che in Campania dal 2016 si sono fatte promotrici della campagna nazionale “Donare Futuro – Misure regionali urgenti per il diritto alla famiglia al Centro Sud”, tra cui Ai.Bi. Amici dei Bambini, oltre a CNCM, CISMAI, CNCA, Fondazione “G. Ferraro”, Associazione Tarita, Progetto Famiglia e il Forum delle Associazioni Familiari. La campagna nasceva proprio per sollecitare l’attenzione istituzionale e l’opinione pubblica in otto regioni del centro sud (Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia), rispetto a 5 misure urgenti. Una è proprio quella delle adozioni difficili, le altre riguardano l’accompagnamento all’autonomia dei neomaggiorenni in uscita da percorsi di accoglienza; la certezza dei contributi economici (già formalmente previsti e di fatto quasi mai erogati) e di polizze assicurative per le famiglie che accolgono minori in affido; lo sviluppo della pratica degli “affidamenti ponte” dei bambini piccolissimi; l’istituzione di un Tavolo Regionale sull’affido familiare con il coinvolgimento dei servizi affidi territoriali, delle autorità giudiziarie minorili e delle associazioni di affidatari, secondo le linee guida nazionali sull’affido.

Per arrivare a rendere concrete le misure, in Campania si era deciso di concentrarsi su quella che risultava la più urgente tra tutte: garantire un’accoglienza di qualità per i minori con disabilità, oltre i 12 anni e ai gruppi di fratelli. Il 27 giugno 2017 era quindi stato realizzato a Salerno un convegno sul tema, dalla cordata della campagna, proprio per rafforzare la necessità di azioni concrete.

L’impegno della regione Campania per sostenere le adozioni difficili

La Regione Campania, che aveva deciso di aderire alla campagna, su richiesta e in collaborazione con le organizzazioni promotrici, nel corso del 2018 aveva già attivato un percorso di confronto con le rappresentanze degli organi della magistratura minorile campana, con gli ordini regionali degli assistenti sociali e degli psicologi e con il Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza. All’esito di tali incontri, è stato ritenuto opportuno attivare un Percorso Sperimentale di sostegno alle Adozioni Difficili per supportare gli Ambiti territoriali.

Poi, a distanza di un po’ di tempo, è arrivato l’impegno concreto: con un investimento pari ad € 350.000, a valere sui Fondi Intese, vengono incentivati i percorsi sperimentali per gli “affidamenti e le adozioni difficili” finalizzati all’individuazione, formazione e accompagnamento di famiglie disponibili all’accoglienza in affidamento ovvero in adozione di minori sotto la tutela dell’Autorità Giudiziaria minorile. La misura, a supporto degli ambiti Territoriali, prevede l’accompagnamento, sia professionale che economico, nella fase di abbinamento e inserimento del minore nella famiglia, sulla base di progetti individualizzati di accoglienza familiare di bambini o ragazzi in situazioni particolarmente difficili, dando priorità ai minori con disabilità, con patologie sanitarie, in età avanzata o con più fratelli (“Azioni per la promozione di percorsi sperimentali di affidamenti ed adozioni difficili”).

Il via alle azioni sperimentali per l’accoglienza dei ragazzi

Come indicato nella delibera, sulla base dei dati 2017 del Ministero della Giustizia in regione Campania risultavano 62 bambini e ragazzi, che, nonostante fossero stati da tempo dichiarati adottabili, vivevano ancora in un contesto non familiare, trattandosi di bambini e ragazzi disabili o con patologie sanitarie o “grandi” (con più di dodici anni) per i quali le ordinarie procedure attivate dai Tribunali per i Minorenni e dai Servizi territoriali non avevano portato all’individuazione di famiglie disponibili ed idonee.
Inizia quindi, grazie a questo importante risultato, un lavoro da parte della Direzione Generale Politiche sociali, con il compito di coordinare l’iniziativa al fine di garantirne il monitoraggio, la coerenza e l’efficacia alle azioni sperimentali, anche avvalendosi, si legge sempre nella delibera, del supporto, tra gli altri, di esponenti delle Associazioni del terzo settore promotrici della campagna “Donare Futuro”.